Per individuare gli interventi più opportuni da eseguire nelle opere di riqualificazione energetica degli edifici esistenti assume un valore fondamentale la c.d. diagnosi energetica del sistema edificio-impianto.
Senza avere la pretesa di esaurire un tema così importante nell’ambito di un solo post, proviamo a fornire ai nostri lettori una serie di indicazioni essenziali sui contenuti del documento della diagnosi energetica e consigli sulla sua redazione.
Ricordiamo che la finalità principale della “diagnosi energetica” è quella di informare il committente sullo stato di salute energetico dell’edifico, fornendogli, contestualmente, la possibilità di effettuare una valutazione oggettiva dei possibili interventi per la riduzione dei consumi e quindi di prendere una decisione consapevole in merito alla loro convenienza ed efficacia.
È appena il caso di ricordare che l’accesso ai benefici fiscali garantiti dalla Detrazione 65% per interventi di riqualificazione energetica, per esempio, presuppongono che a monte di qualsiasi operazione venga eseguita una diagnosi energetica (consulta anche la nostra Pagina Speciale Detrazione 65% Ecobonus).
Ecco i sette punti fondamentali per la redazione di una diagnosi energetica di un edificio completa.
1. Acquisire le informazioni
Acquisizione presso l’amministratore delle informazioni e dei dati utili alla caratterizzazione energetica del sistema edificio-impianto, nonché degli elaborati esistenti, ove disponibili.
Acquisizione dei dati storici di consumo per il riscaldamento relativi ad un numero di stagioni di esercizio non inferiore ai 3.
2. Rilievo dell’involucro edilizio
Rilievo delle caratteristiche dell’involucro edilizio (dati dimensionali, …) e stima delle stratigrafie; conferma dell’eventuale documentazione acquisita e, in caso di incertezze, eventuali verifiche strumentali, se economicamente giustificabili.
3. Rilievo caratteristiche dell’impianto
Rilievo delle caratteristiche degli impianti (schemi funzionali, caratteristiche delle apparecchiature e dei componenti utili all’esecuzione dei calcoli energetici), conferma dell’eventuale documentazione acquisita ed effettuazione di eventuali verifiche strumentali, se economicamente giustificabili, in caso di incertezze.
4. Valutazione quantitativa della performance energetica
Elaborazione di una valutazione quantitativa della prestazione energetica del sistema edificio impianto e sua validazione con riferimento ai consumi storici.
5. Almeno 3 proposte diverse di intervento
Elaborazione di almeno 3 proposte di intervento per la riduzione dei fabbisogni energetici e definizione della metodologia di verifica dei risultati conseguibili. Stima dei costi per la realizzazione degli interventi proposti e valutazione dei relativi tempi di ritorno dell’investimento.
6. Redazione della diagnosi energetica del sistema edificio-impianto
Redazione di una diagnosi energetica del sistema edificio impianto, che contenga, per ciascun intervento proposto, i seguenti elementi essenziali:
a) la descrizione sintetica di ciascun intervento;
b) il risparmio energetico previsto per ciascun intervento riferito alla situazione ante operam;
c) il costo di ciascun intervento e la relativa stima dei tempi di ritorno dell’investimento necessario;
d) il raggruppamento in pacchetti di interventi interdipendenti (ad esempio, sostituzione del generatore di calore e, ai sensi della norma vigente, conseguente installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione);
e) le priorità di intervento, intese come successione corretta di interventi propedeutici e conseguenti;
f) le modalità e le metodologie per verificare i risparmi energetici effettivamente conseguiti a seguito della realizzazione di uno o più degli interventi proposti.
Gli interventi devono essere numerati e descritti progressivamente nella sequenza logica di esecuzione.
7. Discussione con la committenza
Consegna della diagnosi all’amministratore del condominio o alla committenza e discussione in delle proposte di intervento.
Ricordiamo che queste e altre informazioni utili sulla riqualificazione energetica degli edifici e, in modo particolare, sugli interventi per la contabilizzazione del calore possono essere reperite nelle Linee guida per l’adozione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore che la Regione Piemonte ha licenziato a marzo 2013 con la collaborazione degli ingegneri, degli architetti, dei geometri e dei periti industriali del territorio.