Magazine Maternità
Agosto, si sa, per i più, rappresenta il periodo delle vacanze. Le aziende “chiudono” (no, non parliamo di crisi) di solito per almeno due settimane e le mamme lavoratrici, finalmente, hanno la possibilità di godersi i propri bambini dalla mattina alla sera.
Addio corse per portarli in fretta e furia al campo estivo che poi bisogna fiondarsi in ufficio, addio scrivanie oberate di lavoro, addio aria condizionata troppo bassa o troppo alta, addio colleghi dispettosi, addio baby-sitter che se non faccio in tempo io, devi andare a “ritirarlo” tu, all’uscita, nel tardo pomeriggio, e compragli un ghiacciolo così si rinfresca che ci sono trentacinque gradi. Addio acrobazie rocambolesche per riuscire a conciliare lavoro-famiglia!
Mamme lavoratrici, per un certo periodo, avete la possibilità di fare le mamme a tempo pieno (senza magari scordarsi di pensare anche un po’ a se stesse). Godetevi (perché lo meritate), fino in fondo, il vostro tempo. Fino in fondo, con calma e con lentezza nei movimenti proprio, cercate di assaporare ogni minuto di libertà che vi è concessa.
Abolite le regole e siate più che “elastiche”.
No, non ho battuto la testa, ora vi spiego in che senso.
Mi capita, a volte, di osservare (magari al parco, in piscina o in spiaggia) mamme che “impazziscono” letteralmente e si lamentano un minuto su due, perché – dicono - non riescono a “stare dietro” al proprio pargolo, colui che per il resto dell’anno, a parte il weekend, per forza di cose, è abituato ad essere cresciuto dalla nonna che spesso invoca in sua difesa. Non perdete la pazienza e cercate di mantenere la calma. Ricordatevi che, così come voi avete il sacrosanto diritto di godervi le vacanze, in egual misura, lo hanno anche i vostri figli.
Per quanto mi riguarda, le vacanze devono esserlo nel vero senso della parola (indipendentemente dal fatto di “partire” o meno che uno si piò sentire in vacanza anche a casa…) sia per noi genitori sia per i nostri bambini perché già durante l’inverno sono sottoposti ai ritmi frenetici imposti dalla società odierna.
Chissenefrega a che ora vanno a dormire la sera o a che ora si svegliano la mattina, chissenefrega se gli preparate il pranzo alle 14,00 invece delle 12,30, chissenefrega se vi chiedono un gelato alle sei di sera (nessuno vi vieta di posticipare la cena), chissenefrega se vogliono stare in spiaggia finché non fa buio per guardare il tramonto e per trascorrere una serata diversa dalle altre. Chissenefrega se per due settimane (su tre mesi) non fanno i compiti delle vacanze. Pensate a divertirvi e a divertirli. A rendere speciale ogni momento, fate in modo che il tempo delle vacanze con voi possa essere da loro custodito, per sempre, in un angolino del cuore. Intanto, a settembre si abitueranno presto a rientrare nei “ranghi”.
Sia che restiate in città sia che possiate andare al mare o in montagna o chissà dove, ricordate che i vostri figli sono già felici per il semplice fatto che ci siete, vicino a loro, sono già felici per il semplice fatto che avete la possibilità di trascorrere tutto il vostro tempo insieme, e di viverlo appieno. Non importa per quanto però facciamolo, impariamo a vivere il tempo delle nostre vacanze al meglio, per noi stesse e per i nostri bambini. Per le nostre famiglie.
Diamoci da fare per “creare” ricordi, belli.
Detto questo, buone vacanze!