In questa lista con alcuni dei libri più popolari del mondo (in realtà nelle opere più recenti decisamente sbilanciata verso la letteratura anglosassone) si tirano un po’ di somme, proponendo una grafica che riassume edizioni e vendite di libri e autori molto noti.
Avviso: questa grafica rischia di provocare attacchi di bile in molti scrittori alla ricerca di visibilità in un mercato saturo come quello editoriale contemporaneo.
L’Odissea di Omero, partendo dal classico dei classici dell’Antichità, ha conosciuto nei secoli più di 250 traduzioni, con 45 milioni di copie stampate, mentre il Corano, che ha più di tre miliardi di copie vendute con solo cinquanta traduzioni, batte la Bibbia riformata (detta del re Giacomo, usata nei paesi protestanti) che ha più di mille edizioni ma è stata stampata in “solo” due miliardi e mezzo di copie.
- I libri più popolari da sempre (o così dicono…)
Nella sfida tra Shakespeare e de Cervantes, vediamo che Romeo e Giulietta ha avuto 902 edizioni, ma non possiamo sapere quante copie siano state stampate o vendute, non essendoci stato sull’opera del Bardo un controllo dei diritti d’autore. Il Don Chisciotte è stato tradotto in relativamente poche lingue (se si pensa che è stato decretato dagli elettori della World Library “la più grande opera letteraria mai scritta”) ma si calcola abbia venduto circa 500 milioni di copie nel mondo.
Prendiamo ora due concittadini e contemporanei: Charles Dickens e Lewis Carroll. Alice nel Paese delle Meraviglie è stata tradotta in 97 lingue e ha avuto 1513 edizioni, rispetto alle 889 del Racconto di due città. Ma di quest’ultimo capolavoro sono state vendute 200 milioni di copie, esattamente il doppio del libro di Carroll.
Lo stesso accade tra Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald e Via col vento di Margaret Mitchell: molte più edizioni e traduzioni per il primo, ma alla fine ha venduto molte più copie la capricciosa Miz Rossella.
L’unico autore presente con due opere in questa lista è J. R. R. Tolkien, con Lo Hobbit e il celeberrimo Il Signore degli Anelli: notiamo che con le due opere fantasy, tra loro in effetti collegate, il creatore della Terra di Mezzo ha venduto circa 250 milioni di copie.
In realtà però, nonostante sia citata con un solo nome collettivo per un’opera composta da sette romanzi, Tolkien ha una temibile rivale nel campo del fantasy: J.K. Rowling con il suo maghetto Harry Potter ha venduto ben 450 milioni di copie, pur avendo un numero ben minore di edizioni. A questo proposito, potremmo aggiungere che l’ultimo tomo della saga, Harry Potter e i doni della morte (2007) è uscito vendendo 20 copie al secondo in Gran Bretagna e 72 milioni in tutto il mondo nel primo fine settimana, diventando il libro più venduto nella storia dell’editoria.
Spiace vedere che in questa lista –ovviamente non esaustiva- non ci sia La Divina Commedia (che solo nel XX secolo e solo in Italia ha venduto circa 12 milioni di copie), mentre è presente Il Codice da Vinci di Dan Brown che in 10 anni ha venduto 80 milioni di copie. Con un pizzico di perfidia ci consoliamo con la lista della World Library che comprende nei cento libri il nostro Dante, ma anche Boccaccio, Leopardi, Elsa Morante e Italo Svevo, e dalla quale l’ex insegnante statunitense è del tutto assente.