6 maggio 2014 • Serie TV, Serie Tv in Italia, Vetrina Cinema
Nelle scorse settimane Oggi al cinema si è occupato di analizzare la situazione delle fiction nostrane, mettendo in risalto i prodotti più riusciti della nostra televisione. Abbiamo citato gli esempi di Romanzo Criminale e Boris, prodotti scomodi e firmati SKY. Guardando con un occhio al futuro la rete pay sta per offrirci nuovi e interessanti spunti che potrebbero raccogliere l’eredità delle due serie sopracitate. La prima serie tv italiana, in ordine cronologico, a dover sbarcare sui nostri teleschermi sarà Gomorra, in onda su SKY Atlantic dal 6 maggio. Questo prodotto si presenta come l’erede ideale di Romanzo Criminale e i presupposti ci sono tutti. La serie approfondirà, infatti, le vicende raccontate da Roberto Saviano nell’omonimo romanzo e, successivamente, nel film di Garrone. Inoltre, l’aspetto che accomuna la serie sulla Banda della Magliana al nuovo show in partenza è il binomio Cattleya-Stefano Sollima. La casa di produzione, grande sinonimo di qualità, torna a lavorare con il regista dopo le più che convincenti esperienze in Romanzo Criminale, appunto, e in A.C.A.B.. Gomorra però parte subito dal presupposto che questa serie non sarà una versione napoletana di Romanzo Criminale, ma cercherà di distinguersi il più possibile.
Una della novità tra le due serie sarà sicuramente il mancato rischio di identificarsi con i personaggi, aspetto che poteva essere presente nella serie che raccontava le vicende del Libanese, Freddo, Dandi, Bufalo e company. Gomorra ha già attirato su di sé l’attenzione dei media, dal momento che, prima, il presidente della municipalità di Scampia aveva negato l’autorizzazione allo sfruttamento di immagini e luoghi del territorio, in quanto poteva recare danno all’immagine di Napoli; come se non bastasse ci si è messo anche Maradona a complicare le cose. Il Pibe de Oro si è, infatti, scagliato contro la produzione della serie, rea di avere utilizzato il suo nome per uno dei protagonisti, creando, secondo lui, un potenziale danno alla sua figura. Da Gomorra ci tocca fare un alto indietro nel tempo e ritornare allo scandalo Tangentopoli. Nella nuova stagione televisiva, Sky dovrebbe presentare 1992, la serie tv che racconterà le vicende di sei persone comuni che si intrecciano con l’inchiesta di Tangentopoli. Lo show è descritto come “un dramma in dieci puntate, un affresco di costume, tra Mad men e i romanzi di Ellroy, ambientato ai tempi di Mani Pulite” e vedrà tra i protagonisti Stefano Accorsi, Domenico Diele e Miriam Leone.
Romanzo Criminale
Ma le ambizioni di Sky non finiscono qui. La rete ha, infatti, in programma la serie tv su Diabolik. Un progetto attesissimo e con grandi aspettative. L’iconico personaggio creato dalle sorelle Giussani arriverà per la prima volta sul piccolo schermo in 13 episodi. Nel progetto saranno coinvolti anche le case di produzioni internazionali BSkyB e la Sky Deutschland, rispettivamente inglese e tedesca. Il coinvolgimento di case di produzione straniere implica grandi investimenti e testimonia la grande attenzione che si sta dedicando a questo prodotto.
Cosa chiedere di più? Ebbene sì, non abbiamo finito qui l’elenco delle serie in cantiere firmate Sky. Il network sta, infatti, progettando una serie “da Oscar” ed ha coinvolto Paolo Sorrentino, fresco vincitore dell’ambitissimo premio assegnatogli di recente dall’Academy Award. La serie sarà una produzione Sky, in collaborazione con la Wildside (In Treatment e la futura serie tv su La mafia uccide solo d’estate) di Lorenzo Mieli e Mario GIanani, e s’intitolerà The Young Pope (Il giovane Papa). The Young Pope, composta da 8 puntate di 50 minuti ciascuna, racconterà le vicende di Lenny Belardo, un Papa immaginario, il primo italo-americano della storia. Gli eventi si svolgeranno tra Stati Uniti, Città del Vaticano, Italia e Africa. La nuova serie si occuperà di raccontare il Vaticano dall’interno, guardando oltre la cornice degli scandali e dei misteri, e affrontando nel dettagli la vita degli uomini e delle donne che vivono in quel piccolo stato. Sky si prepara, quindi, a soddisfare le richieste di un pubblico più esigente e che pretende di più. Un pubblico abituato ai grandi capolavori della serialità americana. Proprio per questo, la rete sta per offrire ai suoi fidi clienti delle potenziali gemme televisive pronte a diventare belle, come direbbe Rihanna, “like diamonds in the Sky”.
Di Francesco Sciortino per Oggialcinema.net
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