Una scena del film
Per ora lavorando al pc quasi tutto il giorno tutti i giorni, la sera stanchissima, bevo la mia solita tazza di thè davanti la tv alla ricerca di film interessanti. Grazie a Sky ne ho visti a volontà e poi spesso sapete che corro al cinema. Amo i film tanto quanto amo leggere e scrivere e queste tre passioni mi fanno sentire viva fin da piccolissima.Ieri sera ho visto "Fur- un ritratto immaginario di Diane Arbus" di Steven Shainberg del 2006 con Nicole Kidman e Robert Downey Jr., ispirato al romanzo Diane Arbus- Biografia di Patricia Boswort e dedicato a una delle artiste più influenti e importanti del XX secolo, la Arbus appunto, che sfidò le convenzioni, sovvertendo il concetto di bello e brutto e innovando la fotografia fino al suo ultimo giorno di vita.
il vero Lionel ritratto da Diane
Il film parla infatti dell'incontro nel 1958 di Diane con il suo amante Lionel Sweeney, affetto da Ipertricosi, una malattia che causa peluria eccessiva al tal punto da assomigliare a dei lupi mannari viventi.Lionel sconvolge la vita di Diane e l'inoltra in un mondo di esseri deformi, evitati da tutti e derisi, che la Arbus inizia a ritrarre nei suoi scatti.
Un film da vedere, ho iniziato anche a leggere la biografia oggi e mi sono quasi commossa.
Lei si che era over the rainbow, ha saputo andar oltre a preconcetti, paure, stereotipi e idee bigotte dei suoi tempi, ma che ritroviamo anche oggi nel pensare comune.
Guidata dalla sua curiosità e dalla passione per quest'uomo "particolare", è entrata a far parte di un mondo, che non è poi cosi lontano dal nostro ed è riuscita a far crescere il suo talento innato per immortalare anime. E' questo infatti quello che è riuscita a fare con le sue foto. Tutt'oggi chi guarda uno dei suoi scatti, magari dove ritrae una donna senza braccia o un uomo con malformazioni al volto, è l'anima che ritrae di quell'essere umano e riesce a toccare la nostra.
Ricordata nel mondo come "L'amica dei Freaks o la fotografa dei mostri" , da oggi la ricorderò anch'io.
Sfidò il mondo da cui proveniva, fatto di riviste di moda e ricchezza, avvicinandosi ai relitti dell'umanità. Erano gli anni '60, ma lei guardava oltre andava lontano con la sua empatia e la sua arte.
Non si lasciava impressionare da niente e trovava bellezza in quello che tutti ripugnavano. Bella, intelligente e piena di stupore non si fermò, inseguendo il suo sogno e dando voce a chi non veniva neanche dato il diritto di gridare. Da oggi ho un nuovo mito e non potevo non parlarvene.
Diane Arbus
Ho trovato tantissime sue foto e alcune voglio condividerle con voi...Open your mind followers...
Lulù