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Diari e ricordi smarriti

Da Silvia
Diari e ricordi smarriti
Lo svuotamento di una vecchia cantina mi ha consegnato un diario targato 1992-1993.
Ha le pagine leggermente fiorate, come una vecchia mappa disegnata con toni delicati ed indecisi, ha l'odore dell'incenso che ho usato copiosamente negli anni seguenti.
L'ho aperto poche sere fà e riletto fino a tarda notte.
Quasi ogni pagina è riempita dai miei pensieri scritti con grafia tonda, ancora acerba, quasi tutto con inchiostro blu.
Compivo 18 anni ed era l'anno della maturità.
"studiare i diritti dei lavoratori.
cena in campagna con te, notte abbracciati stretti, coccole fino al mattino, colazione in giardino con il cane acciambellato accanto a noi.
La terzina, norme di emissione della voce nel canto.
A cena da Italo e Vania nella loro casetta a Frascati, cucinato il pesce con il sale, brindato alle nostre due coppie.
Partita a tennis con Anna e Luca, bellissima sfida.
Pomeriggio ozioso, abbiamo portato il nuovo cucciolo in campagna, cucinato insieme e visto un film romantico abbracciati sul divano davanti al camino acceso.
Matrimonio Luisa, comprare scarpe.
La famiglia nella costituzione italiana.
Shakespeare e la drammaturgia inglese.
Cena a casa mia con Ferdinando e Marina, partita a visual game, abbiamo vinto noi donne.
Cena all'osteria con supplì e pizze ripiene.
Pic-nic al prato con Leo e Roberta (si amano alla follia ma noi di più).
Il significato del disegno infantile.
Meno 47 all'alba.
Abbiamo scalato la montagna fino a vedere il lago di Scanno, è a forma di cuore!
Partita sul letto con te a master mind, sei troppo forte.
Cena da tua madre sereni.
Biglietto b.i.g + stampa diapositive=39 mila lire.
Partita a paroliere con tuo fratello e fidanzata, una sfida incredibile.
Piscina, nuoto e baci al sole, sai di cloro e ti amo ancora di più.
Da grande vorrei diventare Grande.
Temporale durato tutta la notte, mi hai stretta ancora più forte nel tuo lettino, Palestrina allagata, i ciliegi hanno perso alcuni frutti.
Pizza con gli amici nei vicoli del paese, assaggiata birra (bleah).
Non fumerò mai.
Flaubert e Manzoni: analogie.
Finiti gli esamiiii!tutto benissimo ora...Sardegna aspettaci.
Baia Chia meravigliosa, sono abbronzata e non ho più un filo di cellulite, grazie amore mio per i tuoi massaggi.
Ti amo senza ipocrisia.
Rotta la gamba davanti all'università, dopo solo tre settimane di lezioni.
Buona la bevanda al gusto di thè del distributore nell'aula magna di psicologia.
Lo sento, ce la farò a diventare una psicologa, ce la farò.
Cantato a squarciagola sotto al portico mentre Paolo suonava la chitarra divinamente.
Appena finito di leggere pagine e pagine così ho pensato che era incredibile, incredibile davvero.
Non ricordavo più d'essermi rotta una gamba davanti all'università, non sapevo più chi diavolo fossero Italo e Roberta, nè che faccia avessero, non sapevo come era finita quella partita a tennis con Luca ed Anna (molto probabilmente avranno vinto loro), nè che odore avessero i nostri baci sul bordo della piscina.
Non ricordavo le coccole di quella mattina pigra e tarda, nè gli abbracci di quella notte di temporale, non mi venivano proprio in mente i profili dei ciliegi nel suo bellissimo giardino, non sapevo più a memoria la bibliografia di Shaskepeare, nè la posizione della famiglia nella costituzione italiana.
Non ricordavo più le domande che mi hanno fatto alla maturità ma se mi fossi sforzata, mi sarebbe venuta in mente solo la luce abbaccinante fra le sedie ed i banchi messi a ferro di cavallo, le mie mani sudate, la faccia di mia madre che assisteva.
Non ricordavo cosa avevamo cucinato per cena quella sera di novembre, nè il colore esatto del suo lettino dove dormivamo avvinghiati ogni fine settimana, mi veniva solo alla mente la sua schiena curva sul tecnigrafo dentro al cono di luce della lampada da tavolo ed io che sonnecchiavo serena.
Non sapevo se Luisa avesse divorziato, a pensarci bene non ero neanche sicura di sapere esattamente chi fosse Luisa.
Un intero anno della mia vita quasi del tutto dimenticato, la cellulite tornata sulle mie cosce, la Sardegna mai più vista da allora.
E chissà quelle scarpe nuove poi se le ho comprate davvero, di che colore fossero e quanto le avessi pagate.
Cosa voleva dire amare senza ipocrisia?
Ero riuscita a diventare Grande diventando grande?
Quante pagine e quanti diari ingoiati nel buio?quanti ricordi spariti, disintegrati, polverizzati.
Ho rimesso il diario dentro ad un cassetto e sono andata a dormire sperando di sognare una partita a tennis, le coccole a colazione, il matrimonio di Luisa e la voce di noi amici che cantavamo sotto al portico d'estate.

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