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Diario dall'inferno di Brindisi

Creato il 22 febbraio 2012 da Upilmagazine @UpilMagazine

Marzo 1991: ero molto giovane, da pochi mesi ero stato eletto sindaco della città ed improvvisamente mi ritrovai a fronteggiare una marea umana dolente, ferita ed affamata che cercava pane prima ancora che libertà.
Mentre io richiedevo al governo nazionale l’intervento dell’esercito, un altro esercito spontaneo, fatto di uomini, donne e ragazzi brindisini, senza attendere il beneplacito di nessuna autorità, era già sceso in campo autonomamente per soccorrere in ogni modo bambini, donne e uomini segnati dalle sofferenze e dalla fame.
Per quell’opera di gigantesca assistenza di massa, la Città di Brindisi fu premiata dalle principali organizzazioni umanitarie come l’Unicef e la Croce Rossa Internazionale e fu proposta al governo per il riconoscimento della Medaglia d’Oro al Valor Civile.
Di tutto questo, nel tempo che è trascorso, non v’è traccia nella storia sia pur recente della città. Ed è per questo motivo che, nella ricorrenza del ventennale di quella straordinaria esperienza di vita cittadina, è giusto assumere un’iniziativa concreta per riconsegnare alla città la memoria storica dei quell’evento.
Ho cercato di farlo mettendo ordine nei miei ricordi e nei miei appunti, ma soprattutto riportando gli ampi resoconti di stampa che in quei giorni le più prestigiose firme del giornalismo italiano dedicarono a Brindisi e alla sua gente.
Se il futuro di un popolo si fonda sulla consapevolezza del proprio passato, allora è giusto ricordare quello che accadde in quei giorni a Brindisi, offrire ad ogni cittadino lo spunto per sentirsi orgoglioso di quello (poco o tanto) che fece in quei lontani giorni, tramandare a nostri giovani un’occasione positiva per riconoscersi nella propria comunità.


Diario dall’inferno di Brindisi
marzo 2011, 260 pagine, bianco e nero, foto Damiano Tasco, tipografia Locopress Industria Grafica, 1.500 copie, distribuzione gratuita
 


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