Ma il De Luca chi ha dietro? Sembra l’inquietante titolo di un film horror anni 70, in realtà è una delle domande frequenti che mi sento spesso riportare. Anche qui c’è una risposta semplice. Non ho nessuno dietro di me, ma molti davanti a me. E questi molti sono quei ragazzi che stanno lasciando Follonica perché le case costano troppo, gli affitti sono diventati impossibili, un appartamento è diventato un lusso; sono tutti quei giovani e meno giovani, anche laureati, che campano a malapena con il sussidio di disoccupazione o perché i genitori possono – ancora per poco – mantenerli. Una generazione che non trova più su questo territorio una vita autonoma e dignitosa. Una generazione intera che si è fatta sempre amministrare e non ha mai provato ad amministrare, perché non aveva nessuno dietro, appunto. Ecco, io vorrei avere loro davanti per fare qualcosa di concreto e invertire questa decennale sudditanza. Ed è per questo che il 22 gennaio andrò a Roma per seguire la presentazione dei nuovi fondi strutturali europei, fondi che possono essere intercettati mediante progetti dai comuni per combattere la disoccupazione e creare nuova imprenditorialità e sviluppo anche a Follonica. Per ora ho davanti un piccolo gruppetto di giovani e meno giovani (tipo me) che sta lavorando con grande entusiasmo su un mini-programma per cambiare Follonica: sinceramente non credevo di trovare, ai tempi dell’anti-politica, tanta passione e voglia di proporre.
Ps: stasera ci sarà l’assemblea al PD dove si deciderà sulle primarie di coalizione o di partito e sul ballottaggio. Per ora i miei compagni di viaggio in queste primarie non si sono ancora palesati. Li attendo volentieri, una volta raccolte le firme, e non vedo l’ora di iniziare un bel confronto di idee per rendere Follonica più bella e, soprattutto, senza nessuno dietro a fare ombra.