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Diario di navigazione 10

Da Teoderica
DIARIO DI NAVIGAZIONE 10  Il rosso è il colore del cuore e dell'amore, della passione e della sensualità, dell'autorità e della fierezza,  della fiducia nelle proprie forze e capacità, ma anche il colore di Marte, associato al sangue e alla guerra mentre il verde che è il suo complementare, cioè è formato dal blu e dal giallo e non contiene il rosso, è il colore della speranza, di chi vuole crescere, affermarsi, comandare, è associato a Venere, dea dell'amore e della fertilità ma è anche il colore dell'invindia e della putrefazione. Il giallo è il colore del sole, dell'oro, dell’allegria, della felicità e della fantasia, rappresenta l'ottimismo, l’intelligenza, la vivacità,  la leggerezza, la crescita.
 Il giallo è il colore dell'illuminazione e della redenzione. Chi preferisce il giallo tende perciò al cambiamento e alla ricerca del nuovo, della liberazione dagli schemi , è anche il colore della gelosia.
Vi parlo dei colori perchè io li credo fondamentali e terapeutici per i nostri stati d'animo, contrariamente alla  cromoterapia io penso che  occorra immedesimarsi nel proprio colore, se ci si sente che dobbiamo vestirci di giallo dobbiamo farlo, diversamente se vogliamo il nero pure dobbiamo tenercelo perchè altrimenti non ci sentiremmo a nostro agio.
Nel periodo della malattia che ha portato alla morte mio padre, io vestivo quasi sempre di beige, colore  da  me sempre avversato, questo colore significa il lasciarsi trasportare dagli eventi...cosa potevo mai fare io contro il cancro di mio padre?  
Il mio colore è stato il verde, poi l'arancione, quindi il giallo per poi  tramutarsi in blu, poi in nero.
da ragazza, quando portavo il verde e il giallo ero solare ed entusiasta, una vera forza della natura, ammaliante e incantatrice...ve lo dico in un orecchio, ero corteggiatissima.
Nel periodo blu ero tutta dedita alla famiglia, al figlio in particolar modo e ai miei cani e gatti  e il blu è simbolo di dolcezza, gentilezza, amore per i bambini, la natura e gli animali. Il blu significa  grandezza d'animo, buona fede, ingenuità e dedizione,  sincerità e  onestà,  rapporti cordiali e duraturi.
Cè stato poi il periodo azzurro, in cui le certezze sfumavano, i rapporti consolidati stavano sfumando, il figlio se ne andava, l'azzurro è il colore del mare e del cielo, è il colore dell'immortalità, era la mia speranza che il mio mondo non si frantumasse, e l'inizio della mia comunicazione attraverso la creatività.
Ma era  già il tempo del nero ed io per accentuarlo ancora di più portavo una borsa con scritto: NO!
Il nero rappresenta la negazione assoluta.
Spezzo però una lancia per il nero,  è anche il colore più sexy che io conosca, forse perchè il no che simboleggia è una provocazione per estorcere un sì, forse il nero sintetizza l'uomo conquistatore e la donna vinta, il tutto non su un campo di battaglia ma sul tavolo dell'amore.
Il colore più lontano dalla mia indole, che a volte cerco di indossare, ma lui mi rifiuta è il grigio, il colore della prudenza, delle scelte ponderate, che io vorrei ma sono loro che mi rifiutano..."ahi pentirommi, ma sconsolato volgerommi indietro" per questo verso che mi ha accompagnato per tutta la vita, credo che alla fine odierò il Leopardi, a proposito leggetevi  "La ginestra", pare che Leopardi sia rinsavito alla fine della sua vita diventando quasi ottimista.
Mi è venuta in mente la ginestra, questo splendido fiore giallo, che  nasce dalle rocce, la prima volta che le vidi, in piena fioritura, sul nostro Appennino romagnolo, rimasi a bocca aperta, incredula di queste nuvole raggianti, guardavo di qua e di là arrabbiata di non poterle abbracciare tutte in un solo sguardo.
Giallo il più bel colore che esista, il colore del sole e come potremmo vivere noi senza il sole, ed io ho ancora abiti neri nell'armadio, ma quest'anno mi sono comprata due abiti gialli, uno per andare in bicicletta al mare ed uno per uscire la sera.
A mio marito non piacciono i miei abiti gialli, dice che sono"gialloni", ma i ciclisti che incontro mi  soffiano baci, mi dicono "bella", uno è pure tornato indietro svoltando ed affiancandomi  per chiedermi se volevo essere spinta, tirava vento, per fare meno fatica  e  un uomo  affacciato alla  finestra vedendomi  mi ha salutato  cantando:
Occhi di ragazza
quanti cieli quanti mari che m'aspettano
occhi di ragazza
se vi guardo
vedo i sogni che farò
partiremo insieme per un viaggio
per città che non conosco
quante primavere che verranno
che felici ci faranno
sono già negli occhi tuoi
immagine di Teoderica

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