Sicuramente l’autunno/inverno non è il periodo durante cui un’agenzia turistica vi proporrà di visitare il Canada. Ma posso citarvi almeno tre motivi per cui varrebbe assolutamente la pena trovarsi in Canada proprio a cavallo tra fine Ottobre e Febbraio.
Procedendo in ordine cronologico, potrete avere l’occasione di ammirare i fantastici colori dell’autunno canadese. Purtroppo a questo proposito non c’è molto da dire, è difficile esprimere il calore che le varie sfumature del giallo, del rosso e del marrone di questa terra riescono a donarti, nonostante l’aria che si fa giorno dopo giorno sempre più frizzantina.
Ad ogni angolo, lungo ogni strada, da qualunque angolazione è possibile scorgere giochi di colore che non hanno nulla a che invidiare ad un paesaggio dipinto su tela. In questa danza di colori, spicca per presenza l’arancione, sia della foglie sugli alberi che delle zucche, regine incontrastate del mese di ottobre (e dei primi giorni di novembre).
Se ne vedono da tutte le parti, nelle farm lungo la via, nei negozi, come decorazione alle case ed praticamente in ogni piatto tipico di questo periodo, dal pane ai dolci di zucca. E come non collegare immediatamente questo ortaggio alla tradizione del carving della zucca e quindi alla festa di Halloween?
Vi posso assicurare che vivere questa ricorrenza su territorio canadese rappresenta un’esperienza indimenticabile. Nei giorni precedenti, le case vengono decorate con scheletri, ragnatele, zucche e quant’altro di spaventoso possiate immaginare e trovare nei negozi di “Spirit Halloween” che nel mese di ottobre vengono appositamente allestiti.
Sembrano un parco divertimenti, potrete veramente trovarci tutto quello che avete sempre visto nei film americani. La sera di Halloween arrivano puntuali i bambini, ognuno con la propria borsa, per il “trick or treat” e qui la sorpresa più grande per me, in pochi erano travestiti da qualcosa di spaventoso, per molti i costumi erano quelli tipici del nostro carnevale, molti pirati e molte dame.
Non dimenticate però di lasciare bene in vista una candela e la luce esterna accesa nei giorni precedenti al 31 ottobre perché i genitori passano nei vicinati per controllare in quali case i loro piccoli potranno trovare i dolci.
Per godere della terza meraviglia invernale canadese dovrete sfidare temperature decisamente rigide. “Purtroppo” io ho visitato le cascate del Niagara quando ancora il termometro segnava valori preceduti da un segno positivo. Faceva freddo ma non così tanto da provocare il congelamento del mist (nebbia che si solleva a seguito della forza della cascata, una volta che l’acqua si riversa nel fiume). Pare che questo fenomeno provochi una vera e propria piccola nevicata, aggiungendo un ulteriore spettacolo al già stesso spettacolo rappresentato da queste imponenti cascate.
Se deciderete di recarvi in Canada, in qualunque stagione, non perdete l’occasione di visitare almeno Montréal, città più similmente europea nella struttura e Toronto che si affaccia sul lago Ontario, uno dei grandi laghi della zona. Della zona più a nord del paese, purtroppo, non posso dire niente, il Canada si estende su un vastissimo territorio, troppo vasto per essere visitato tutto nel breve periodo che mi sono intrattenuta, ma quello che ho visto mi è bastato per far nascere in me un amore genuino per questo paese, forse troppo spesso sottovalutato, e per i suoi abitanti, persone di una gentilezza e di un rispetto per il prossimo d’altri tempi.
E non abbiate paura di sentirvi soli o pesci fuor d’acqua in questo paese, perché se c’è una cosa che ho imparato da queste parti è cosa vuole dire realmente la convivenza multietnica. Da un censimento condotto nel 2006 sulle origini dei cittadini canadesi, è emerso che (le percentuali superano il 100%, a causa della multipla origine etnica di buona parte dei residenti): il 36.1% sono britannici; il 29.43% sono Canadesi (la maggioranza di coloro che ha indicato “canadese” nel censimento è di discendenza inglese coloniale); i francesi sono il 15.8%, seguiti dagli irlandesi (13.9%) ed i tedeschi (10.2%). Sotto la soglia del 10% si trovano italiani (4.6%), cinesi (4.3%), ucraini (3.9%), olandesi (3.3%), polacchi (2.78%), ex-jugoslavi (2.4%), norvegesi (1.23%), portoghesi (1.21%), russi(1.14%), svedesi (0.95%) e ungheresi (0.90%).
Cos’altro dire se non Enjoy Canada!!!!
Profilo di Ilaria Pietrini
Laureata in Biologia, inseguo il mondo della ricerca senza dimenticare il mio lato artistico e la mia passione per la lettura e la scrittura. Amante del mondo, del mare, della natura, dei viaggi e delle persone...gli amici dicono di me che sono "una ricercatrice nell'anima".
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