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DIARIO SGARUPPO - La Prozzia dei Maya

Creato il 02 gennaio 2012 da Zioscriba

La siniora maestra a deto che secondo à la Prozzia dei Maya ch’isto je l’ultimo ano del Monno eppoi strop. Secondo ammè sta Prozzia è un postronza. Nun se fa li cazzi sua. E mena sfiga. Alora il mi amico lo scugnizzo Lo Munco (chillo che dobbiamo fondare la bebigheng, ma non riusciamo a decidere a chi dei due commanda, e ci meniamo fra nnoi con la mazza sterrata ma poi facimmo pace co’ nu poco di bernocoli) a chieduto se il dio dei Maya era lu famoso dio Mayalo, e alora la maestra lo a sbatuto fuori dala classe per la bruttaparola. Poi la maestra a deto che inv’ece il dio dei Maya è nu Serpente piumato, perhò lei per questa cosa non si e mica sbatuta fuori. Pecché maialo è brutto e serpente no? Forse è la parola “piumato” che salva. Debo dicere al mio amico lo scugnizzo bernocoluto Lo Munco che la prossima volta dicesse “maialo piumato”, così scatta la dulgenza e nun va in corridoio che ci stanno gli spifferi.
Poi dopo ci sarà lu Pregiudizio Universalo, che vuol dire che quelli che stanno sinpatici ai preti o sputacaso ai cellini vanno al Paradiso mentre tutti li altri vanno a fanculo.
(E come dice sempre il nonno Artemio sclerotico che era professore di Latrino abusivo: “In secula s’incularunt”.)
Il Paradiso io me lo imagino unpò come la spiaggia di Porcacapanna in Brasile, che però seppoi bisogna riempirla di ricchi strunz e di bigotti duracel, detti anco mangiapile, tanto valeva farlo a busto arcazzo o a casalpustarlongo che sono megghio serviti dai bus.
Pevvenire alla cronica du rione Malasanità in di cui habbitiamo, ieri stava pure il compleano della zia Infilzata, e la zia Bisunta ci ha regalato nu cristero di gomma perhò usato, mentre il zio Mitocondrio non ci a regalato nu cazzo, inv’ece le altre zie insieme a mia matre Isoterma anno fato ‘na coletta de munete e ci anno regalato nu babbà che però stava nu poco scaduto e ci e venuta la dia rea, chesarebbe poi lammerda squaqquera. Lu regalo piu migghiore si è così come sempre rivelato chillo del zio Aristobecco che pensa sempre a fare i regali utili, e questa volta ci aveva regalato nu pacchettino tutto bello colorato e fiocchetato con dentro due pastocchie di Imodiùm.
La zia Incatramata inv’ece si è clissata, essente che da nu poco tiene u figanzato (secondo ammè nu poco ciorbo) e sono iuti insieme cu mortocarro de li pumpieri funebbri al concerto dei Reddòtt Sergenpepper, solo cheppoi anno sbagliuto strada per evitare un aguato degli sbirri bashtardi checciavevano abbordo delle cose e accussì sono furnuti a quello il concerto di una certa Pausina, chepperò pur troppo pause nun ne faceva e allora son dovuti scappare via per non sentirla troppo, che i tinpani sono eseri viventi pure loro che sofrono.
Inv’ece la zia Protomartira à la coletta nun ce a parteccipato pecchè sta nu poco avaroggnola, che perhò io dico, come direbbe lu boia di cavalli appesi Cattalàn, megghio avere parenti avari che parenti che faciscono regali di mmerda.


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