Immagino che, appena entrerò in possesso di un dannato uncinetto adeguato, ovvero abbastanza grande da far sì che venga fuori un pattern quantomeno visibile,
anche il mio blog diventerà uno di quei super blog creativi dove si vedono foto bellissime di aggeggini bellissimi e dove si affollano creative a frotte, tutte a commentare e a scambiarsi link.
No.
Non perché non lo voglia, eh. Per carità.
Anzi, mi piacerebbe molto.
Ma non sono…come dire?…creativamente organizzata.
Quante cose so fare?
So lavorare a maglia, so disegnare, so assemblare bijoux di un certo gusto, so fondere il vetro, mi so vestire, so battere il rame (io sono Bastilani e batto il rame), e probabilmente imparerò anche l’uncinetto.
Ah, cucinicchio anche.
Ma non ho stimoli,
non ho un cazzo di stimoli.
Chi ha avuto la brillante idea di mettermi al mondo, non avendo probabilmente ricevuto stimoli a sua volta,
m’ha lasciato lì, con le mani in mano, in solio,
senza alcuna fiducia nelle mie capacità.
Tante mamme obbligano i marmocchi a fare cose, per farli uscire dal cazzo di guscio in cui si ritrovano, anche a costo di forzare la loro natura.
La mia natura del cazzo, invece, non è mai stata forzata,
e tutto quello che ho dentro non lo posso tirar fuori perché non so come si fa.
Per cui non so tradurre nessuna idea in qualcosa di concreto. Non riesco nemmeno a focalizzarle, le idee.
O, magari, semplicemente, questo potenziale inespresso di cui mi dichiaro portatrice,
in realtà non esiste.
E, semplicemente, sono la persona mediocre che devo essere.