Magazine Sport

Diego Costa, il trascinatore

Creato il 09 febbraio 2014 da Simo785

Rischia di essere uno dei fattori capaci di far saltare il banco dei prossimi Mondiali a favore della Spagna…

E pensare che si gioca in Brasile e proprio da quella terra, precisamente dal suo stato più piccolo, il Sergipe, è partito il volo del 26enne Diego Da Silva Costa, prolifica punta dell’Atletico Madrid, naturalizzato spagnolo lo scorso anno.

Costa 1
Il brasiliano inizia la sua carriera in una piccola squadra di San Paolo, prima di varcare l’Oceano e sbarcare, come molti suoi connazionali, nel campionato portoghese.

E’ lo Sporting Braga ad accorgersi delle sue qualità nel 2006 ma per lui inizialmente c’è poco spazio, così diventa d’obbligo il prestito al Penafiel, Segunda Liga.

I 5 gol insaccati in 13 partite attirano l’attenzione dell’Atletico Madrid, che gli fa firmare un contratto e lo dirotta altrove, ancora in prestito, a farsi le ossa.

Diego in tre anni milita in tre diverse squadre della Liga spagnola, Celta Vigo, Albacete e Valladolid, con una vena realizzativa che lo fa andare in rete pressochè una volta ogni 4 partite.

Il ritorno ai colchoneros è scontato, e nell’estate 2010 l’attaccante vince il suo primo trofeo in biancorosso, pur in panchina: la Supercoppa Uefa contro l’Inter.

Ha davanti a sé nelle gerarchie un nome illustre come Diego Forlan, ma ciò non gli impedisce di esordire subito in campionato contro lo Sporting Gjion, sostituendo proprio il forte uruguaiano. La sua prima stagione con l’Atletico si chiude con un bottino di 8 gol in 39 partite.

Costa 2

La sfortuna lo colpisce nel torneo successivo, con un infortunio ai legamenti che lo tiene lontano dai campi di gioco per la prima parte della stagione ma, al rientro e militando in prestito al Rayo Vallecano, è capace di  mettere a segno 10 gol in 16 partite.

Il resto è storia dei giorni nostri.

Partiti gli idoli del Calderon, Aguero e Falcao, è ormai lui la punta di diamante e il 2012-2013 è l’anno della consacrazione, con altri due titoli in bacheca: ancora la Supercoppa Uefa ai danni del Chelsea e soprattutto la Coppa del Re di Spagna, competizione vinta a spese degli eterni rivali cittadini del Real e nella quale Costa s’impone come capocannoniere con 8 gol.

La stagione in corso lo ha visto partire subito a mille, con ben 10 gol nelle prime otto partite, tra le quali la n° 200 dell’Atletico Madrid nei derby della capitale, che ha permesso ai suoi di violare il Santiago Bernabeu.

Diego Costa ha un bagaglio tecnico completo,  e fa del suo devastante fisico il tratto distintivo, che lo porta a scardinare di forza le difese.

Probabilmente non possiede il talento cristallino di un Ronaldo, ma non ha punti deboli, sa far centro in ogni modo, sia di piede che di testa, e non ha paura di prodursi in giocate rischiose ma spettacolari.

Costa 3
Vedere per credere alcune sue splendide rovesciate, ma anche  qualcuna delle sue tante azioni personali, in cui è facile vederlo dialogare col compagno di turno per poi galoppare con la sfera attaccata al piede pur pressato dall’avversario, ed avere ancora la lucidità in area per piazzare la stoccata vincente.

Forma una coppia ottimamente assortita con l’ex attaccante blaugrana Villa, ed è ormai uno dei pilastri dell’undici di Simeone.

I tifosi rojiblancos stravedono per lui ed ora, dopo le partite di Champions League, si schiude per lui la possibilità della definitiva consacrazione mondiale con la competizione estiva di Rio da vivere da protagonista.

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :