Breve aggiornamento – uno dei tanti che verranno in futuro – in tema Survival Blog.
Io sono a meno 2 dalla fine, anche se il capitolo finale forse sarà un po' più lungo del solito. In teoria le mie intenzioni iniziali erano quelle di pubblicare una o due puntate in più, ma ragioni di tempo, di trama e di imprevisti vari mi hanno portato a questa decisione. Mi spiace per i blogger con cui non son riuscito a interagire, ma vi assicuro che nel finale avrete comunque una gradita sorpresa.
Voi prendetevi pure il tempo necessario, anche tutto febbraio, per completare le vostre storie.
E poi? E poi ricucite i pezzi e iniziate la fase di editing, perché da alcuni SB cercherò di ricavare uno o due ebook. Oppure, se la cosa non vi interessa, ditemelo senza problemi. Se qualcuno vi può dare una mano in fase di revisione, non esitate a chiedere una mano. Io purtroppo non posso farlo per ragioni di tempo, ma se avete domande, chiedete pure. Comunque di questo riparleremo in chiusura del mio SB.
Per ora vi lascio con questo articolo. È un po' crudo, sebbene sia tratto dal Corriere della Sera. È stata una delle mie... fonti d'ispirazione nell'immaginare il caos scoppiato durante la Seconda Guerra di Corea in cui, nello scenario del Survival Blog, viene scatenata la Pandemia Gialla. L'articolo parla di veri, diffusi e agghiaccianti episodi di antropofagia in Corea del Nord. Lascio da parte gli scontati, retorici commenti etici e morali, concentrandomi, per quanto possibile, solo sul lato orrorifico della faccenda. I punti di tangenza con il SB sono tanto casuali quanto realistici.
Ma la mia è fiction, mentre questo articolo è storia.
La differenza? Sottile. Spesso sottilissima. La natura umana supera di gran lunga la fantasia degli scrittori horror.
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Carne umana venduta al chilo.
Bambini macellati e divorati.
Gente scannata nei villaggi.
Secondo il quotidiano di Hong Kong South Chine Morning Post, la carestia che da mesi affligge la Corea del Nord, il Regno eremita dello stalinismo, ha scatenato tra la popolazione un'ondata di cannibalismo e di follia collettiva. Ma anche di violenza e repressione da parte del regime. I responsabili di questo baccanale della fame sarebbero stati infatti pubblicamente giustiziati da agenti governativi.
Secondo le testimonianze riportate dal quotidiano cinese, un militare dell'esercito nordcoreano, fuggito con la famiglia verso la frontiera con la Cina, avrebbe assistito nel suo villaggio all'esecuzione di alcune persone, responsabili di atti di cannibalismo. “La gente comincia a impazzire per la fame” - ha detto l'ufficiale -: “ammazza e mangia persino i propri figli”. Un secondo testimone racconta di una donna che sarebbe stata giustiziata per aver assassinato 18 bambini nel porto di Hamhung. Ma il rigore del regime, che proprio in questi giorni si prepara a incoronare il "caro leader" Kim Jong Il, affidandogli dopo tre anni di attesa la guida del Partito dei Lavoratori (e la propaganda parla in proposito di fenomeni miracolosi come fioriture fuori stagione e arcobaleni in cielo), non basta a soffocare la disperazione del Paese.
Nell'ultimo baluardo dello stalinismo, la carestia, causata dalle alluvioni che hanno distrutto campi, raccolti, sistemi d'irrigazione, ucciderebbe ormai una persona su venti. Dal 1995, secondo il quotidiano di Hong Kong, i morti sarebbero stati un milione, su una popolazione di 23 milioni. Il governo nordcoreano si ostina a riconoscere solo i decessi per fame di 134 bambini, ma, secondo il giornale cinese, i dati reali si troverebbero in un documento segreto. Stando alle ultime notizie, in molte zone rurali resta ormai da mangiare solo corteccia d'albero bollita, alghe e muschio.
(Fonte: Corriere della Sera, 2 ottobre 1997)
Aggiungo, per i lettori dotati di stomaco forte, le dichiarazioni fatte da una disertrice nordcoreana al Washington Post ('97-'98), sempre in quel periodo:
«Quando si ha fame, si può impazzire. Una donna nella mia città ha ucciso il suo bambino di 7 mesi e l’ha mangiato insieme ad un’altra donna».
La cosa triste è che la disertrice di 29 anni non ha nemmeno considerato sbagliato ciò che ha visto.
«Non posso condannare il cannibalismo. Non è che voglia mangiare carne umana, ma abbiamo avuto così tanta fame. Era consueto che la gente si recasse presso la tomba di una persona morta di recente per riesumarne il corpo e mangiarlo. Ho visto una donna accusata di cannibalismo. Ha detto che aveva un buon sapore.»