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Dieta ipolipidica, il gusto in tavola, ma senza grassi saturi

Creato il 09 agosto 2013 da Benesserestaff @benesserestaff

Quando si sente pronunciare la parola dieta la nostra espressione, che ce ne accorgiamo o meno, diventa triste, tendiamo le labbra, abbassiamo lo sguardo fissando il niente. Questo perché la dieta, qualsiasi essa sia, è associata a un regime alimentare spartano e che poco invoglia alla convivialità. Falso. Se si scelgono gli alimenti giusti e si presentano in modo accattivante, anche una dieta può concedere gusto e sapore. Se abbiamo quindi qualche problema di sovrappeso o di eccesso di colesterolo possiamo provare una dieta ipolipidica.

La dieta ipolipidica, una preziosa alleata della salute

Se il livello di colesterolo nel sangue ha superato i livelli di guardia, facciamo il punto della situazione e proviamo a seguire una dieta ipolipidica. No nessuna espressione triste, perché un regime alimentare con basso apporto di grassi saturi, se valutato con criterio, può essere comunque gustoso e appagante. In questo caso, come nel caso in cui dovessimo semplicemente perdere qualche chilo di troppo, consultiamo un professionista che potrà indicarci non solo il giusto apporto calorico in base al nostro caso specifico, ma anche seguirci, passo dopo passo, nel conseguimento dei risultati prefissati. In ogni caso possiamo, senza mai cadere nell’eccesso, provare a eliminare o ridurre i cibi troppo grassi.

Dieta ipolipidica, il gusto in tavola, ma senza grassi saturi

Una dieta ipolipidica prevede un basso apporto di grassi saturi che si trovano soprattutto nelle carni rosse, nei cibi molto conditi, nei latticini grassi, nel latte intero e in alcuni pesci. Ipolipidico, in Greco, significa appunto con basse quantità di grassi. Questo tipo di dieta viene spesso proposta a chi vuole eliminare i grassi in eccesso in tempi relativamente brevi o a chi ha problemi di ipercolesterolemia e cardiovascolari.

I grassi saturi, infatti, alimentano quello che viene definito il colesterolo cattivo, responsabile dell’ispessimento delle arterie che, se non curato tempestivamente, può portare a conseguenze decisamente serie.

Purtroppo però, alcune volte, l’ipercolesterolemia risulta essere ereditaria. Se in famiglia abbiamo casi di elevato colesterolo nel sangue, è possibile che anche noi soffriamo di questa patologia. Esami accurati prescritti da un medico potranno darci il giusto responso. In caso affermativo, una dieta ipolipidica è doverosa ma ci verranno prescritti anche dei farmaci. Conoscere gli alimenti da considerare e quelli da escludere dal nostro regime alimentare ritornerà utile come fare un po’ di movimento. Se seguita in modo corretto, un dieta ipolipidica può veramente darci una grossa mano per ritrovare uno stato di salute ottimale.

Appurato che i cibi contenenti grassi saturi apportano una quantità di calorie eccessiva, vediamo come gestire la dispensa. Se ci piacciono le grigliate di carne di maiale, salsicce e hamburger, mettiamo in previsione qualche sofferenza, perché dovremo momentaneamente lasciarle nel bancone del supermercato.

Dieta ipolipidica, il gusto in tavola, ma senza grassi saturi
Stessa cosa per i formaggi stagionati e ricchi di grassi. Annusiamo un’ultima volta il pecorino stagionato che ci ha regalato il vicino di casa Gavino di ritorno dalla Sardegna e compriamo dei formaggi light che sono comunque gustosi. Insaccati, dimentichiamoci questa parola se non in occasioni sporadiche e di carni assolutamente magre.

Se ci piacciono le lasagne, facciamone una versione light a base di verdure e formaggi magri, è concessa una lacrima di panna vegetale. Anche la carbonara si può fare in versione vegetariana, ma senza uova. Ovviamente è importante anche come cuciniamo i nostri cibi. Da evitare i fritti, quindi rosticcerie e fast food bye bye. Prepariamo a casa un bell’hamburger vegetale, magari di seitan, da condire con salse ammesse come la senape, gustosa e con pochissimi grassi. Impariamo qualche ricetta al vapore, un metodo di cottura molto sano che ci consentirà di preparare piatti ricchi di sapore e poveri di grassi nocivi.

Mangiare sano, quali alimenti si e quali no

Via libera a frutta e verdura, alle spezie e, se consumata in modo equilibrato, anche alla frutta secca, ricca di grassi buoni che aiutano a combattere il colesterolo. Sarebbe auspicabile diminuire gli zuccheri raffinati e il pane bianco, preferendo quello integrale. Stessa cosa per la pasta. Il pesce fresco, soprattutto quello azzurro, è ricco di omega-3 e omega-6 per cui possiamo mangiarlo tranquillamente, evitiamo invece le fritture di calamari e i pesci in scatola come il tonno.


Cotiche e interiora vanno bandite dalla nostra tavola.

Tanti divieti, ok ma allora cosa mangio?

Ci sono tanti piatti gustosi e gradevoli alla vista che possiamo preparare se seguiamo una dieta ipolipidica. Le lasagne di verdure sono gustose e colorate, possiamo farcirle a piacere con spinaci o bietole e del formaggio light. La carbonara di zucchine, con un filino d’olio EVO e dello zafferano, che le regalerà il colorito di quella originale, sarà un piatto davvero saporito. Un bel filetto di salmone ai ferri, accompagnato da un trionfo di verdurine al vapore avrà un colore invitante e davvero poche calorie. Se invece preferiamo un piatto unico e fresco, facciamo una bella insalata di polpo e patate.

Scottiamo il polpo in acqua calda, tagliamolo a pezzetti e lasciamolo riposare con patate a dadini, un filo d’olio, mezzo limone spremuto, prezzemolo e, per chi gradisce, un paio di spicchi di aglio, potente antiossidante, e del prezzemolo tritati. In una dieta ipolipidica, l’apporto di calorie giornaliere dovrebbe, in base alla persona, aggirarsi attorno alle 1500-2000. Per la colazione sono indicate due fette biscottate integrali, una tazza di the verde e un frutto fresco, se è stagione il kiwi è ottimo. Per il pranzo 70 grammi di spaghetti integrali o di riso da condire con pomodorini tipo ciliegia e zucchine a dadini.

Per secondo possiamo concederci un filetto di pollo ai ferri da condire con un filo di olio a crudo. Verdura cruda a volontà. Frutta si, ma lontano dai pasti, meglio se per lo spuntino pomeridiano. Durante la settimana, per evitare di cadere nella monotonia, possiamo alternare la pasta al riso o a delle bruschette di pane di segale con pomodori, origano e un filino di olio. La carne e il pesce andrebbero consumati non più di due o tre volte a settimana.

Quando la dieta ipolipidica fa male

Come per tutte le cose gli eccessi sono dannosi. Molte diete ipolipidiche prevedono un regime alimentare vegetariano o vegan, se fatta con criterio è solo una questione di scelte etiche, ma attenzione a non eliminare l’apporto vitaminico corretto. Spesso infatti il rischio di questo tipo di dieta è quello di eliminare le vitamine del gruppo A, D, E, F, e il gruppo dei grassi omega 3 e 6. Un grande paradosso della dieta ipolipidica è che, eliminando tutti i grassi saturi, il livello di colesterolo nel sangue si abbassa e l’organismo tende dunque a produrne di più, creando così un circolo vizioso che può dare non pochi disagi. In definitiva, moderazione, informazione e buonsenso ci renderanno tutti i piatti più gustosi..


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