Nella società contemporanea, l’organismo è sottoposto quotidianamente a stress causati da fattori di varia natura, come inquinamento, sovrabbondanza di prodotti chimici o anche i ritmi frenetici che le grandi città in particolar modo impongono. Se a tutto questo si aggiunge una scorretta alimentazione, è molto più difficoltoso cercare di ritrovare il benessere e mantenerlo.
Proprio da qui parte l’esigenza di tornare ad un tipo di nutrizione “primitiva”, fatta di prodotti semplici e naturali, in grado non solo di rinvigorire le energie corporee, ma anche di favorire l’allentamento delle tensioni psicologiche, imparando ad approcciarsi in modo “sano” alla vita.
Questa è una delle teorie più importanti in naturopatia, che individua il potenziale benefico dei cibi nell’energia elettromagnetica che essi trasmettono all’organismo.
I prodotti migliori per una sana alimentazione sono sicuramente verdura, ortaggi e frutta di stagione, ricchi di proteine e vitamine che aiutano a rafforzare le difese immunitarie, a regolarizzare l’intestino e anche a donare un aspetto più luminoso alla pelle.
Uno dei segreti per una corretta alimentazione, è quello di integrare le possibili carenze nutrizionali proprie di ogni individuo, attraverso la varietà dei cibi.
Infatti, assumendo spesso lo stesso tipo di alimenti, si corre il rischio di accumulare nell’organismo elementi estranei come conservanti, coloranti o additivi.
Si tratta sostanzialmente di prodotti aggiunti ai cibi per migliorarne alcune caratteristiche, come odore o sapore o per prolungarne la conservazione e, se assorbiti in modo eccessivo, possono dare luogo a scompensi, come ad esempio limitare il sistema di drenaggio e depurazione naturali dell’organismo.
Per la naturopatia, l’equilibrio perfetto dei principi nutritivi da assumere per il mantenimento del benessere è dato dalle percentuali: glucidi ( o carboidrati) 60%, proteine 15% e lipidi 25%.
Tra i consigli per un’alimentazione naturale, vi è inoltre quello di cercare di moderare il consumo di zuccheri raffinati o dolci, che nel tempo potrebbero provocare fenomeni diabetogeni, a seguito di un aumento di glicemia e richiesta di insulina. Limitare l’uso del sale: il consumo eccessivo di sodio, può infatti favorire rischi di infarto o ictus.
Anche i grassi saturi vanno assunti con moderazione, in particolare quelli di origine animale, come burro, lardo o strutto, per ridurre possibili aumenti di colesterolo.
È molto preferibile ridurre il consumo di latticini e assumere latte scremato, mangiare meno insaccati e preferire la carne bianca o il pesce a quella rossa.
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