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Dieta per perdere peso

Creato il 27 settembre 2011 da Chiaramarina

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Cercate la dieta per perdere peso, che faccia al caso vostro?

Spesso vi è capitato di sentire o leggere quanto sia importante un’alimentazione corretta unita all’esercizio fisico per poter finalmente dimagrire e stare bene con se stessi. In questo articolo si ribadisce il concetto, entrambe vanno a braccetto, non si può escludere l’una a favore dell’altra. Ma è ugualmente importante badare a ciò che si mangia. Molti commettono errori che vanno ad influire sul girovita & Co. senza neanche accorgersene. Badare quindi alla qualità e alla quantità di quello che si mangia è importante. Noi siamo quello che mangiamo. La nostra salute, il nostro benessere, la nostra felicità dipendono moltissimo dal cibo con il quale ci nutriamo. Ma sappiamo davvero cosa c’è dentro il cibo? Sappiamo cosa potremmo mangiare per proteggere più a lungo noi stessi dall’ambiente nel quale ci troviamo? E, soprattutto, il dubbio amletico: saper mangiare o mangiare bene? Partiamo per gradi.

Ognuno di noi ha dei segreti e molti di questi spesso si nascondono nella dispensa della cucina e nel frigo. Proviamo a darci un’occhiata. Nutella e biscotti (la colazione fatta con un eccesso di zuccheri fa alzare l’insulina con il conseguente ritorno della fame), cracker (a parità di peso sono più calorici del pane in quanto contengono meno acqua), merendine al cioccolato (sono ricche di grassi che incidono sul sistema cardiovascolare). Nel frigo troviamo insaccati (contengono molto sale e contribuiscono all’aumento della pressione), margarina (è preferibile il burro, in quanto contiene solo grassi naturali), alcool e bibite gassate (sapevate che per smaltire un cocktail il fegato deve lavorare almeno due ore?). Questi sono solo alcuni degli alimenti che si possono trovare in casa di un qualsiasi italiano.

Quindi una dieta per perdere perso presuppone la riduzione di questi alimenti.

Il secondo passo da fare è una corretta spesa, ma per farlo bisogna imparare a leggere l’etichetta perché questa informa in realtà cosa c’è dentro quello che compriamo. In particolare va controllata la quantità dei macronutrienti: proteine, grassi e carboidrati. Controllare allora che i carboidrati e le proteine siano vicini come valore. Al banco frutta e verdura scegliere sempre quelle di stagione, in quanto hanno meno conservanti e sono un concentrato di vitamine e minerali. Inoltre questo permette di ciclizzare il cibo, evitando di mangiare sempre le stesse cose e le intolleranze alimentari. La frutta oleosa (noci, mandorle, nocciole…) sono piene di grassi essenziali, vanno mangiate ogni giorno in dosi contenute. Non dimentichiamo i legumi, sono una buona fonte di proteine, specialmente se associate ai cereali. Il tonno sotto vetro o in scatola? Il primo ha un costo maggiore ma il vetro è un elemento più neutro e quindi contamina meno il tonno che andremo a mangiare.

Terzo passo è l’alimentazione. Un errore da evitare è mangiare solo due o tre volte al giorno, facendo passare troppo tempo tra un pasto e l’altro. Ciò porta ad arrivare affamato al pasto successivo e, quindi, non si controlla ciò che si mangia. Allora, regola numero uno: fare cinque pasti al giorno, facendo trascorrere all’incirca tre ore l’uno dall’altro. Due: ridurre i carboidrati e aumentare le proteine (troppi carboidrati riducono l’apporto di energia al cervello e provocano sonnolenza). Tre: ridurre alcolici e caffè (il caffè in dosi moderate migliora la concentrazione ma in eccesso aumenta pressione e irritabilità) e bere molta acqua. Quattro: correre (o in alternativa camminata veloce) 40 minuti almeno 3 volta a settimana. Cinque: imparare a gestire il proprio stress, con 20 minuti di respirazione addominale al giorno, questo riequilibrerà il nostro sistema nervoso neurovegetativo e ridurrà i livelli di cortisolo (ormone che fa ingrassare) nel sangue.

Non si tratta solo di sottoporsi a diete forzate “fai da te” o su consiglio, che nella maggior parte dei casi danneggiano più che aiutare. Come suggerito dai più grandi esperti di alimentazione, non bisogna essere legati al grammo o allo schema fisso, ma puntare sul risultato a medio e lungo termine, acquisendo la capacità di gestire voglie, tentazioni e situazioni difficili con consapevolezza e strategie vincenti e semplici da attuare nella quotidianità. Lo sforzo insomma è quello di ritornare a vivere con degli altri ritmi, ritornare ai cicli della natura, imparare ad ascoltarsi e riprendersi anche i propri tempi. Una raccomandazione: chiunque desideri seguire i consigli qui riportati deve farlo consultando un medico e facendo degli esami clinici.


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