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Dietro a un grande film, spesso c'è un grande libro: libri al cinema

Creato il 01 marzo 2011 da Nicol Lynne
Dietro a un grande film, spesso c'è un grande libro: libri al cinemaLibri da Oscar? Film da Nobel? Le idee a volte sono confuse, ma il risultato è sempre lo stesso. Collaborazio tra generi artistici diversi che possono portare ai risultati più svariati.Sono sotto gli occhi di tutti gli straordinari successi cinematograifci - perlopiù a livello di incassi - delle più famose saghe fantastiche originariamente pensate per un pubblico di lettori: Il Signore degli Anelli, Harry Potter e Twilight sono gli esempi più evidenti. Meglio leggersi il libro o guardarsi il film? L'eterno e irrosolto interrogativo non troverà qui una risposta definitiva, ma qualche spunto su come valutare l'approccio al mezzo artistico.A titolo di esempio si potrebbe prendere in considerazione La versione di BarneyPubblicato in Italia per la prima volta nel 2000 e divenuto immediatamente un caso letterario, La versione di Barney è prepotentemente slittato in vetta alle classifiche grazie anche alla trasposizione cinematografica diretta da Richard J. Lewis e interpretata da Paul Giamatti e Dustin Hoffman, in questi giorni nelle sale cinematografiche. Un libro come questo va prima letto, accarezzato, gustato e metabolizzato pagina dopo pagina per poi poter apprezzare veramente la versione cinematografica. Il protagonista acquista potere narrativo grazie al suo stile originale di vita, ma soprattutto grazie allo stile con cui narra la sua storia. Dettagli, digressioni, pensieri che nella versione cinematrografica non riescono a coinvolgere il lettore tanto quanto avviene nel libro. Viceversa, il film possiede il pregio dell'immediatezza e sfrutta ai suoi livelli massimi il potere delle immagini, a dir poco fondamentale nelle scene finali. Un prodotto da apprezzare in entrambe le sue varianti.Un libro come Il ritratto di Dorian Gray, mi dispiace dirlo, nelle sue innumerevoli versoni cinematografiche lascia sempre l'amaro in bocca. Talvolta riusciti, innovativi e coinvolgenti, talvolta orripilanti, i film in cui il protagonista è Dorian Gray sono quasi sempre dei veri e propri fallimenti. Il potere narrativo di Oscar Wilde, la sua capacità affabulatoria e l'abilità nella creazione degli ambienti, dei personaggi e delle immagini è semplicemente insuperabile. Un libro come questo va letto e riletto prima di poter valutare con attenzione una pellicola ad esso ispirata. Il nome della Rosa, invece, è un film da considerarsi ben riuscito nei confronti dell'originale. Complice la splendida interpretazione di Sean Connery, la pellicola risulta ben construita, precisa e potente. Un film capace di tenere appiccicato lo spettatore allo schermo tanto quanto il lettore alle pagine. Umberto Eco talvolta si dilunga nelle descrizioni, semina citazioni e snocciola una serie di dettagli adatte a uno specifico target di lettori: quelli esigenti. Ecco dunque un esempio di perfetto connubio di mezzi artistici in grado di accontentare qualsiasi tipologia di lettore/spettatore che abbia voglia di immergersi nei tetri e oscuri passaggi di questa storia. Sherlock Holmes interpretato da Robert Downey Jr. è stato a dir poco una sorpresa. La classica e tradizionale immagine del leggendario investigatore di Arthur Conan Dolyle è stata rivista nel 2009 in una moderna versione bohémienne alla portata di tutti. Stephen King, invece, è un esempio di autore saccheggiato in tutte le maniere possibili. Un caso evidente di autore spesso conosciuto (in particolare dai più giovani) grazie all'industria cinematografica piuttosto che da una attenta e sistematica lettura delle sue opere, peratro bellissime. Nonostante i film tratti dai suoi libri siano da considerarsi opere magistrali, non si può non insistere sull'importanza e la bellezza delle versioni originali.I casi da studiare sarebbero innumerevoli: Stardust, Eragon, Il bambino con il pigiama a righe, Via col vento, Alice nel Paese delle Meraviglie, Robin Hood, Il Padrino, Il codice da Vinci, Lo strano caso del Dr. Jeckill e Mr. Hyde ecc.Ditemi le vostre opinioni! Meglio leggersi un bel libro o uscire e andare al cinema? Entrambi? 

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