Quando l'amore brucia l'anima: la tormentata e tenera storia d'amore tra il pianista Liberace e il suo amante più famoso, Scott Thorson…
Steven Soderbergh è un regista furbetto. Più volte ha dichiarato di smettere di fare cinema ed è sempre stata la volta buona per realizzare molteplici nuovi progetti con febbrile creatività. Dietro i candelabri, nonostante sia una produzione televisiva, risulta essere una piccola gemma nella filmografia del regista. Ripercorriamo dieci anni della vita del celebre pianista di Milwaukee, dal 1977 fino al 1987 (anno della sua morte). Un Liberace ormai all'apice della carriera e alla soglia dell'anzianità che stringe una relazione profonda e viscerale con Scott Thorson, ragazzo povero, adottato, che sembra essere più di uno degli usuali “toy boy” del pianista. Dietro i candelabri è una storia d'amore prima che una biografia. Una di quelle relazioni turbolente, passionali, vischiose che consumano l'anima nel profondo. Liberace è un uomo ossessionato dalla bellezza della gioventù, vorrebbe imbrigliarla nell'eternità, per questo motivo è alla costante ricerca di amanti belli e giovani. Vuole poterli plasmare narcisisticamente sulla propria immagine e farli diventare specchio dell'uomo che fu. Scott, ragazzo povero e di belle speranze, viene sedotto (letteralmente) dall'immagine glitterosa, leggendaria, ammaliante di Liberace pronto sempre a donare amore. Il film ripercorre tutte le tappe della loro storia: l'innamoramento, la fase “della favola perfetta”, i primi dubbi, gli screzi, la gelosia la definitiva rottura e infine una malinconica e triste riconciliazione prima della morte di Liberace.
Dietro i candelabri brilla di una fulgida luce e non solo per le sfarzose e luccicose scenografie kitsch. Soderbergh rappresenta con grande efficacia ed eleganza una storia d'amore gay che in mani di altri poteva essere una scusa per raccontare una storia trasgressiva e pruriginosa. Invece la maestria da narratore del regista prende il sopravvento e riesce ad ammaliare e a commuovere come faceva Liberace nei suoi spettacoli. Nel suo lavoro è aiutato da due interpreti (Matt Damon e Michael Douglas) straordinariamente in parte ed estremamente credibili nei rispettivi ruoli. E' un film di attori, come si suol dire, che non rinuncia però allo stile di una regia elegante, raffinata e visionaria.Dietro i candelabri è un'opera piena, che si culla nel piacere del racconto e della narrazione fluida e contemporaneamente si avvale di una regia sofistica e moderna. Il classico che incontra il moderno, che è un po' la cifra stilistica di Steven Soderbergh. Niente male per un film che nasce per la televisione, qualunque confronto con una fiction italiana sarebbe impari e imbarazzante.
PASSIONE BAROCCA
Valerio Daloiso
Regia: Steven Soderbergh – Cast: Matt Damon, Michael Douglas, Scott Bakula, Dan Aykroyd, Rob Lowe – USA,2013 Durata: 118 min.
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