La carta è una delle invenzioni più antiche dell’uomo.
Ma quanti alberi bisogna abbattere per avere una tonnellata di carta? Ben 15, e oltretutto bisogna utilizzare 440.000 litri d’acqua.
Per limitare l’utilizzo di materie prime derivanti dal legno, evitando il disboscamento e salvaguardando gli eco-equilibri, si può creare nuova carta attraverso il riciclo.
La carta riciclata si ottiene infatti dai maceri, refili di stampa, giornali e riviste, scatoloni, ecc.
Differenziare per bene aumenta la qualità della raccolta, basta seguire poche e semplici regole.
Cosa si può buttare:
- sacchetti, giornali, riviste, libri, quaderni e opuscoli di carta;
- scatole e scatoloni di cartone opportunamente appiattiti, confezioni di succhi e latte in tetrapack;
- confezioni di pasta, riso, sale e altri alimenti in cartoncino, e tutte le confezioni dei prodotti per l’igiene personale e della casa.
Bisogna però avere dei piccoli accorgimenti: la carta speciale, come quella fotografica o quella termica degli scontrini, non è riciclabile, come anche la carta oleata utilizzata per gli alimenti o i fazzoletti di carta; il cartone della pizza va riciclato solo se pulito, se è unto va buttato nell’umido; bisogna inoltre eliminare eventuali puntine metalliche, nastro adesivo e i film di carta che avvolgono le riviste; da evitare anche carta sporca di terra o sostanze chimiche che contaminano la carta buona da riciclare.
Comieco, il consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, ci propone una galleria di tutti i nemici della raccolta differenziata della carta ben fatta in tutta la loro minacciosità:
Riciclare quindi conviene, fa bene all’ambiente, fa bene all’aria, fa bene all’economia, e se vogliamo fa bene alla nostra creatività, infatti è possibile dare una seconda vita ai materiali di scarto con tante idee di riciclo creativo!