Conosciuta dagli anni Trenta del Novecento, la dieta dissociata consente di perdere peso mediante una corretta associazione degli alimenti: nello specifico, essa si basa sul divieto di associare determinati alimenti durante la stessa giornata o nello stesso pasto.
Ciò vuol dire, quindi, non mangiare zuccheri e carboidrati complessi nello stesso pasto, ed evitare di abbinare legumi e latticini, o carne e pesce, che rappresentano fonti proteiche di natura differente. In uno stesso pasto, non bisogna associare alimenti a base di carboidrati (specialmente se con molti zuccheri) e alimenti ricchi di proteine. Un’altra regola da seguire proibisce di concludere i pasti con un dessert o della frutta, che invece dovrebbero essere consumati a parte, in momenti distinti della giornata. La dieta dissociata, in effetti, insiste sulla necessità di incrementare il consumo di frutta (ma anche di verdura, brodi vegetali e frullati in generale), che permette di espellere le tossine che si accumulano nell’organismo rischiando di metterne a repentaglio le funzionalità. La disintossicazione del corpo, infatti, è agevolata da questi alimenti, oltre che da associazioni alimentari corrette e dalla moderazione nell’assunzione di calorie.
Un settimana di dieta
- Lunedì
- Martedì
- Mercoledì
- Giovedì
- Venerdì
- Sabato
- Domenica
Colazione: Latte, caffelatte o caffè d’orzo con o senza cereali;.
Spuntino Mattutino: Spremuta d’arancia;
Pranzo: Pasta al sugo di pomodoro, come secondo insalata verde a piacimento, condita con un filo d’olio e aceto.
Spuntino Pomeridiano:Una mela;
Cena: Insalata mista con 60 g di prosciutto cotto;
Colazione: Tè senza zucchero o caffè a scelta, tre fette biscottate con marmellata senza zucchero;
Spuntino Mattutino: Pesca o frutto di stagione;
Pranzo: Un bel piatto di riso allo zafferano e per secondo, zucchine o melanzane alla griglia;
Spuntino Pomeridiano: Spremuta di carote o a scelta;
Cena: Minestrone di legumi e verdure o di patate e cipolle;
Colazione: Latte scremato con qualche biscotto o cereali;
Spuntino Mattutino: Due albicocche o frutto di stagione;
Pranzo: Pasta al pesto o all’olio con contorno di
Spuntino Pomeridiano:Succo di frutta o tè senza zucchero;
Cena: Pollo lesso con contorno di insalata verde;
Colazione: Latte, caffelatte o caffè d’orzo con qualche biscotto;
Spuntino Mattutino: Spremuta d’agrumi;
Pranzo: Coniglio ai ferri con contorno di insalata verde o verdure lesse;
Spuntino Pomeridiano: Un frutto a scelta;
Cena: Tonno in scatola con legumi, insalata e pomodori di contorno;
Colazione: Latte o caffè, con cereali;
Spuntino Mattutino: Tè con qualche biscotto o succo di frutta;
Pranzo: Pasta aglio olio e peperoncino;
Spuntino Pomeridiano: Una mela o una pera;
Cena: Trota ai ferri, con contorno di patate condite con un filo d’olio;
Colazione:Yogurt magro senza zucchero, al massimo un cucchiaio di miele;
Spuntino Mattutino: Una pera, una mela o una banana;
Pranzo: Un piatto abbondante di pasta al pomodoro;
Spuntino Pomeridiano: Frullato di carote;
Cena: Scaloppine condite condite con vino bianco e limone;
Colazione: Latte o caffelatte
Spuntino Mattutino: Yogurt magro;
Pranzo:Riso ai funghi, agli asparagi o in bianco;
Spuntino Pomeridiano: Un frutto a scelta;
Cena: Minestra di patate o verdure miste;
WP Post TabsFacili regole da seguire
Tutte queste norme devono essere rispettate con la massima attenzione per evitare le conseguenze derivanti da abitudini alimentari sbagliate (problemi gastrici e intestinali, perdita di concentrazione dopo i pasti, stanchezza, flatulenza, aerofagia, eccetera). Chi, invece, intende mettere in pratica la dieta dissociata per migliorare la propria efficienza fisica e perdere peso, deve seguire tre ulteriori regole.
La prima prevede di consumare i carboidrati principalmente nelle prime ore della giornata: essi, in ogni caso, devono diminuire nel momento in cui ci si accinge a cenare. L’ultimo pasto della giornata, insomma, deve escludere i carboidrati in maniera quasi assoluta, per privilegiare alimenti proteici: sono concessi solo i carboidrati complessi delle verdure e i cereali integrali, da assumere comunque in quantità modeste.
Il pasto più consistente, infine, deve essere consumato tra le tredici e le sedici.
Perché la dieta dissociata funziona
La dieta dissociata è stata messa a punto e studiata a partire dalla considerazione del processo digestivo e delle reazioni enzimatiche, meccaniche e chimiche che lo caratterizzano. All’interno del corpo umano, infatti, i carboidrati semplici sono digeriti (e quindi assimilati) in maniera piuttosto lenta: ancora più laborioso è il processo di digestione che riguarda i cibi con abbondanza di amido, per i quali l’assimilazione si conclude nell’intestino tenue.
E’ per questo motivo che la frutta con molto zucchero e i dolci dovrebbero essere consumati lontano dai pasti, possibilmente senza abbinamenti.
La digestione delle proteine, invece, è favorita dall’ambiente acido, e quindi risulta velocizzata. Bisogna considerare, però, che i grassi esercitano un’azione ritardante sulla produzione di acido cloridrico: ciò si traduce in una digestione proteica più difficoltosa, mentre a risultarne avvantaggiata è quella degli amidi, che prediligono un ambiente poco acido.
E’ questo il motivo per cui l’abbinamento tra carboidrati e proteine è sconsigliato, mentre non ci sono problemi per l’associazione tra cibi amidacei e grassi.