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Dimmi che destino avrò

Creato il 08 maggio 2013 da Cinema32
29/11/2012 29/11/2012

La Sinossi 

 

Alina è una ragazza di origine Rom, che da anni vive a Parigi per lavoro. Rientrata nel suo villaggio natio nei pressi di Cagliari In Sardegna, instaura un rapporto amichevole con Giampaolo Esposito, un cinquantenne commissario di polizia. In questa nuova dimensione, dovrà confrontarsi con se stessa, con le sue più intime emozioni attraverso “un viaggio” che la condurrà a rivedere la sua vita, le sue aspirazioni e soprattutto la sua vera identità. Questo passaggio segnerà la fine della giovinezza e l’inizio di una maturità che la renderà più consapevole delle sue debolezze. Il suo passato aprirà una breccia sul futuro di una giovane che sta per diventare donna.

 

 

La Recensione a cura del nostro inviato Gio Jo: 

 

Alina, una ragazza italiana di origini rumene che vive a Parigi da diverso tempo, va a trovare i familiari in Sardegna a Cagliari incappando in una situazione alquanto spiacevole: al momento del suo arrivo scopre che il fratello è stato accusato di rapimento.. Si ritroverà costretta a occuparsi personalmente della cosa imbattendosi in un commissario di polizia ben ligio al dovere e carico di pregiudizi, come purtroppo tantissimi altri italiani verso la cultura Rom... Ma lui troverà pane per i suoi denti, qualcuno che gli insegnerà che non tutto è bianco o nero, ma esiste anche uno splendido mondo fatto di sfumature... Questo scambio culturale aiuterà entrambi ad avere nuova consapevolezza di loro stessi istruendoli sul pregiudizio, la paura e l' intolleranza: sia che la si subisca passivamente o che la si provi attivamente spesso si possono trasformare anche in qualcosa di ben positivo e unico... Il commissario di polizia, su suggerimento di Alina, decide di allenare a calcio i bambini del campo ed è proprio attraverso i loro occhi innocenti che apprenderà il vero concetto di giusto e sbagliato, di buono e cattivo; attraverso la sua posizione professionale cercherà, anche se con scarsi risultati, di cambiare le cose sperando in un giorno migliore... Ma sarà sempre Alina a lasciare il segno verso il finale in un modo del tutto inaspettato, raggiungendo l’obiettivo che si era prefissata: avvicinare un qualunque individuo, un qualsiasi italiano sconosciuto e cancellargli dalla testa la paura del diverso, dell’ignoto, di ciò che non si conosce e che di conseguenza ci si rifiuta di affrontare. Luli Bitri riesce a dare un vero tocco di classe al suo personaggio con un’interpretazione magistrale, segnando un grandissimo debutto nel nostro cinema. E Peter Marcias con la sua regia lascia sempre senza fiato lo spettatore, che rimane inerme davanti a tanta meraviglia..lo lascia in trepidante attesa del suo prossimo capolavoro, stando ormai certi che non riuscirà mai a deluderci, regalandoci un’infinità di emozionanti sorprese!! L’Unicef lo ha premiato nominando "Dimmi che destino avrò" primo film Unicef nella storia del cinema!!! Quindi che altro poter aggiungere?? Recuperatevelo al più presto, è una poesia imperdibile...


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