Capitano però, a volte, delle variabili a noi completamente indipendenti (o quasi). Esempio? Il fidanzato. Eh sì, nota dolente, spesso le fidanzate fashioniste (o convinte di esserlo) si trasformano in eroine impavide che combattono contro armadi riempiti di acquisti della suocera di turno che purtroppo - non serve dirlo - ha il senso dell'estetica di un troll. La nostra missione è salvare il moroso dal presentarsi in luoghi pubblici - con noi o senza di noi non ha importanza, talmente siamo convinte del nostro inconfondibile marchio di stile - abbigliato come uno scappato di casa (anche se con l'armadio che si ritrova viene da domandarsi perchè non sia fuggito senza valigie).
Ora, personalmente la mia battaglia al "facciamo in modo che bubi si vesta come la bibu comanda" (si sa che le fashion blogger peccano di divismo cronico o egocentrismo acuto) si è concretizzata in: minacce a ogni lavatrice di un giro di forbici nella camicia da gelataio, sparizione di jeans in grado di deambulare autonomamente degna di una puntata di voyager, riutilizzo in modo alquanto originale di t-shirt inguardabili come stracci per la polvere "guarda come funziona bene il cotone del souvenir dell'olanda sulle mensole del salotto". Una notte bianca che neanche nella più indimenticabile puntata di "ma come ti vesti", che ha visto riempirsi ben 3 sacchetti dell'immondizia destinati ai bidoni della parrocchia (anche se dubito nel riutilizzo).Sono proprio curiosa di sapere: vi sentite anche voi delle moderne regine mida che trasformano in esteticamente passabile ogni outfit del nostro moroso? o delle povere don(ne) chisciotte che combattono contro mulini a vento presidiati da suocere ed ex fidanzate che hanno soggiogato e anestetizzato i neuroni adibiti al buon gusto della nostra dolce (e ingenua) metà?