Magazine Media e Comunicazione

Dipendenza da social

Creato il 18 maggio 2012 da Piero Iacono
Penso che i social network siano una delle più grandi invenzioni del nostro tempo.
Ci permettono di collegarci e dialogare con chiunque in modo semplice, veloce e divertente.
Come tutte le cose buone, però, abusarne fa male.
Oggi andiamo online per sentirci protagonisti, per essere meno soli, per dare un senso alla giornata e forse anche per trovare lavoro. Quale che sia la ragione, inoltriamo compulsivamente decine e decine di richieste di amicizia per ottenere ciò che pensiamo ci faccia star meglio.
Siccome sappiamo che, se non partecipiamo sempre, la gente si dimenticherà di noi, finiamo per passare ore ed ore del giorno ( e della notte! ) per dedicarci ai nostri amici virtuali.
Così il Twitter e il Facebook diventano il primo pensiero e, senza accorgercene, trascuriamo il nostro lavoro e i nostri affetti, sviluppando una terribile dipendenza da social network.
Ma vale davvero la pena questo gioco?
Passare tutta la giornata davanti allo schermo di uno smartphone o di un pc può sostituire davvero le emozioni che ci procura lo stare in famiglia?
Lasciate che vi faccia questa domanda:
Quanti amici veri avete nella vita reale? E, quanti amici avete su Facebook e Twitter?
Ecco, se c'è una grande differenza fra l'uno e l'altro dato, vi conviene eliminarla.
Ognuno di noi sa, quando può valutare i fatti con lucidità, che solo per 10-15 persone può essere un grande amico mentre per tutti gli altri, a prescindere dall'impegno, può solo risultare un semplice conoscente.
E tutti noi sappiamo che i conoscenti non ci vogliono bene come gli amici.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :