Divampa la polemica politica e degli italiani sul disegno di legge Cirinnà, riguardante i diritti degli omosessuali, che sarà discussa giovedi al Senato.
Migliaia di persone sono scese ieri in 98 piazze italiane per dire sì alle unioni civili ed ai diritti degli omosessuali, in difesa del disegno di legge Cirinnà che approderà in Senato giovedi prossimo. Una prova di forza e di confronto a distanza anche verso le altre manifestazioni del Family Day programmate per sabato prossimo dalle associazioni cattoliche, intese a difendere la famiglia tradizionale naturale.
Partiti e cittadini divisi sulle unioni civili.
La politica, come sempre, è divisa, ed il partito più in difficoltà appare il Pd. Renzi vuole andare fino in fondo nell’approvazione del provvedimento ed è sostenuto dalla maggioranza Dem, mentre l’ala cattolica del Pd e lo stesso Alfano dichiarano di volere migliorare la legge per rispettare tutte le sensibilità presenti nel Paese.
Anche i cittadini italiani si dividono sui diritti degli omosessuali.
Si parla di unioni civili, intese come regolarizzazione giuridica delle attuali “coppie di fatto”. Le leggi attuali sono molto frammentarie, ma una differenza chiara e sostanziale tra coppia di fatto e matrimonio è l’istituto dell’eredità. Nelle coppie di fatto il convivente non è erede per legge come nel matrimonio, a meno ché non lo diventi per testamento, salvo i diritti di “legittima” di parte del patrimonio dei parenti del convivente deceduto. Da questo punto di vista, secondo me, è giusto regolamentare i doveri ed i diritti degli omosessuali e degli etero che convivono ed equipararli al matrimonio.
Non sono d’accordo sulle adozioni.
La parte spinosa riguarda però il problema delle adozioni. In questo non sono d’accordo, perchè non trovo giusto privare il minore di un modello affettivo ed educativo proposto da una famiglia composta da un papà e da una mamma, cioè da un uomo e da una donna. Ha ragione Papa Francesco quando chiede di non fare confusione fra la famiglia naturale e ogni altra unione.
E’ giusto riconoscere i diritti derivanti dalle unioni civili, sia per i conviventi etero sia per quelli omosessuali, ma credo che l’adozione di un bambino da parte di una coppia omosessuale, soprattutto mediante la mercificazione dell’utero in affitto (o fecondazione eterologa o maternità surrogata) sia una questione di puro egoismo e non si tiene conto degli interessi del minore che, ripeto, ha bisogno di crescere in una famiglia naturale con i genitori biologici. Si pensi ai problemi discriminatori che i bambini adottati avrebbero a scuola o in altri ambiti.
Si spera che in Parlamento avvenga un confronto maturo e civile, tenendo conto sì dei diritti degli omosessuali, ma anche dei diritti dei bambini, e che si partorisca una legge chiara e comprensibile per tutti.
Sono omofobo? Assolutamente NO! Libertà e diritti (e doveri) per tutti, anche per gli LGBT, ma non tocchiamo i bambini, per favore.