“ La salvaguardia dei livelli occupazionali e la continuità produttiva non vengono compressi dal diritto alla salute. A sancirlo è stata la Corte Costituzionale che ieri pomeriggio ha depositato le motivazioni della sentenza con la quale il 9 aprile scorso dichiarò in parte non fondate e in parte inammissibili le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal gip Patrizia Todisco e dal tribunale dell’appello su richiesta della Procura di Taranto riguardo alla legge salva-Ilva. “
Oserei dire che e’ l’opposto.Cioe’ che la salute viene compromessa dal diritto(ricatto)al lavoro e che,qui da noi a Taranto,e’ cosa certa e provata.
Insomma si deve produrre,inquinando,non tenendo conto di un diritto sancito in tutto il mondo ma che lobby politiche e sentenze sconclusionate,rendono inapplicabile.
Prima il lavoro,poi la salute e dopo chissa’ che.
Viviamo in un mondo al contrario dove invece di difendere lavoro e salute,li si mette contro e si creano nemici(cittadini e operai)che avrebbero diritto a miglior sorte da spartire assieme.
Una sentenza che fa riflettere e che ancora una volta desta perplessita’ e vergogna.