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“Disastro a Hollywood”

Creato il 01 luglio 2010 da Cinemaleo

2008: What Just Happened? di Barry Levinson

“Disastro a Hollywood”
 
“Disastro a Hollywood”

Presentato al Sundance Festival e a Cannes, ha ricevuto critiche controverse.

“Un film che non ha entusiasmato davvero nessuno” (Movieplayer), “…parla di cinema con quel giusto mix di ironia e sarcasmo che non guastano” (Il Corriere della Sera), “Nei limiti della convenzione, si sorride abbastanza” (Repubblica), “Botteghino Usa vicino allo zero, soprattutto se si considera il cast all stars… e batoste anche da buona parte della critica.  Eppure a noi la commedia, nella regia al solito impeccabile di Barry Levinson, non è dispiaciuta” (La Stampa), “Una commedia senza troppe pretese” (Il Mattino), “…nella vicenda di un produttore alle prese con guai professionali e familiari, quasi tutto è già visto” (Il Giornale).

A Barry Levinson (ex attore ed ex commediografo) dobbiamo più di un buon film (basti pensare a Rain Man, Good Morning Vietnam, Sleepers, Sesso e potere…). Ma questa volta ci ha veramente deluso.

Disastro ad Hollywood (ispirato a What Just Happened? Storie amare dal fronte di Hollywood, libro di memorie scritto dal produttore cinematografico Art Linson) risulta uno dei lavori più noiosi visti nelle ultime stagioni: giustamente, nonostante il cast stellare, è stato un flop ai botteghini di tutto il mondo. 107 minuti senza ritmo né mordente in cui accade ben poco e che mostrano la solita disastrata situazione di coppia e il ripetitivo affresco di un mondo dove il danaro conta più dell’ispirazione artistica. Tutto già visto, senza un briciolo di inventiva e di originalità. Il racconto ruota intorno al personaggio interpretato stancamente da Rober De Niro, personaggio che fallisce come marito e come produttore cinematografico ed è da sottolineare che i due aspetti si disturbano a vicenda, non convivono, non si amalgamano.

Oscillante tra ironia e malinconia, il film fallisce in ambedue le componenti: manca di coraggio nella satira su Hollywood (tutto è talmente blando e soft da rasentare il saporifero), scarseggia nella profondità e nella riflessione.

I prestigiosi nomi che compongono il cast appaiono completamente sprecati e sembrano costituire solo uno specchietto per le allodole: tutti incolori, tutti superflui. 

scheda 

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