Discarica di Cappella Cantone, tonnellate di vincitori

Creato il 23 gennaio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

"Una bella notizia per tutto il territorio e per Cremona. È una vittoria dei cittadini, delle associazioni ambientaliste, delle Istituzioni e delle aziende che in questi anni si sono opposti alla costruzione di questo impianto. Un grazie in particolare ai sindaci del territorio e alla Lameri Cereals che non si sono mai arresi. Lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo oggi con più orgoglio: l'agricoltura e la filiera dell'agroalimentare sono eccellenze che vanno difese e valorizzate perché sono, insieme alla zootecnia ed agli istituti di ricerca e di alta formazione ad esse collegati, fattori determinanti per lo sviluppo del nostro territorio. La notizia della sentenza del Consiglio di Stato sulla Discarica di Cappella Cantone ci sprona a continuare nella direzione intrapresa fin da subito dalla nostra Amministrazione, insieme alla Provincia di Cremona: ovvero partire dal sistema consolidato e di grande tradizione che tiene insieme agricoltura, ambiente, agroalimentare e ricerca per rilanciare lo sviluppo del territorio cremonese, guardando a prospettive innovative e sostenibili al contempo".

Cappella Cantone
ALLONI (PD): "DOPO IL CONSIGLIO DI STATO, LA GIUNTA SCRIVA LA PAROLA FINE"

"Avevamo ragione noi del Pd!", dice Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, all'indomani della notizia della sentenza del Consiglio di Stato che dà torto a Regione Lombardia e Cave Nord e ragione a chi la discarica di amianto in mezzo ai campi e le coltivazioni non la voleva. A partire dall'azienda che ha insistito nei ricorsi finché l'ultimo grado ha sancito la cancellazione del sito da Cappella Cantone.

"L'avevo appena detto: ormai nessuno, sul territorio, vuole più quella discarica. Nemmeno il sindaco di Cappella Cantone che, in un primo tempo, si era detto favorevole. Nemmeno la Provincia di Cremona o i Comuni vicini, tra questi, Cremona", ribadisce ancora una volta Alloni.

"Allora forse è il caso che l'assessore all'Ambiente Terzi e Regione Lombardia prendano definitivamente atto della cosa e, come li ho invitati a fare in una lettera spedita già da qualche giorno, revochino ufficialmente e definitivamente l'Autorizzazione integrata ambientale".

E dunque, per il consigliere Pd, adesso la Giunta "deve scrivere, una volta per tutte, la parola fine, almeno sul piano amministrativo, a una vicenda veramente brutta, da qualsiasi punto di vista la si voglia vedere", conclude Alloni.

LA MANCATA REALIZZAZIONE DELLA DISCARICA DI AMIANTO DI CAPPELLA CANTONE (CR) E' UNA VITTORIA DEI CITTADINI.

DOPO LA CANCELLAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO DI STATO DELL'AUTORIZZAZIONE A REALIZZARE LA DISCARICA NON ABBASSARE LA GUARDIA.

CONTINUA LA LA BATTAGLIA PER LA MORATORIA DI TUTTE LE DISCARICHE D'AMIANTO.

Dopo che i cittadini avevano già affossato definitivamente la realizzazione della discarica di amianto di Cappella Cantone in provincia di Cremona, grazie alle mobilitazioni, alle petizioni, ai convegni e all'esposto alla Procura (promosso SOLO ESCLUSIVAMENTE DA SINGOLI CITTADINI) che ha portato al SEQUESTRO dell'ex cava Retorto e all'arresto, tra gli altri, di Locatelli - proprietario della discarica - e di Rotondaro - dirigente dell'ARPA - e all'incriminazione dello stesso ex presidente della giunta regionale Formigoni, anche un'istituzione amministrativa (Consiglio di stato) ha sancito l'esistenza di alcune irregolarità nel procedimento autorizzativo.

Vergognosa, ipocrita e manipolatoria la posizione di chi vuole ricondurre questa vittoria solo al merito di alcune istituzioni o di alcuni amministratori o della stampa. Si ignora volutamente il ruolo dei cittadini che fin dall'inizio, senza esitazione o calcoli meschini, isolati dalla maggioranza dei politici e degli amministratori del territorio, presero posizione contro la discarica e portarono avanti la lotta contro il malaffare e le infiltrazioni mafiose legate allo smaltimento dei rifiuti e fecero della battaglia di Cappella Cantone una questione nazionale, portando per la prima volta all'attenzione pubblica la questione legata alle possibilità di riciclo del rifiuto amianto.

L'ottimismo sbandierato da alcuni amministratori locali dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato è fuorviante, se non un trucco per far abbassare la guardia ai cittadini.

L'annullamento dell'autorizzazione è sicuramente una cosa positiva, ma solo perché potrà essere utile, durante il processo, a fare chiarezza sulle gravi responsabilità dei dirigenti di REGIONE LOMBARDIA e di ARPA che hanno dato parere favorevole alla discarica e che, purtroppo, continuano a ricoprire ancora oggi lo stesso ruolo.

In realtà le battaglie contro la pericolosità dell'interramento dell'amianto non sono concluse, anzi devono continuare per richiedere la MORATORIA di tutte le discariche e la sperimentazione di metodi alternativi all'interramento, perché tra poco potrebbero proporre una discarica a poche decine di km da quella di Cappella Cantone.

Ribadiamo le nostre richieste che rafforzeranno la campagna nazionale per la moratoria:

  1. RIFORMARE L'ARPA (che non sia più emanazione diretta della Giunta)

  2. ALLONTANAMENTO di tutti i corrotti dalla stessa Agenzia e controllo dei cittadini su di essa

  3. REVOCARE i dirigenti coinvolti nella vicenda di Cappella Cantone (CR)

  4. ADEGUAMENTO LEGISLATIVO ALLA NORMATIVA EUROPEA, per evitare che luoghi non adatti alle discariche siano resi "adatti" con innalzamenti realizzati con materiale inquinanti

  5. COSTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE nazionale di esperti per valutare i vari sistemi di smaltimento dell'amianto in alternativa al pericoloso interramento


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