Perfetto prodotto della controcultura hippie, Hair è diventato subito il simbolo delle battaglie pacifiste di quegli anni, scossi dalla guerra del Vietnam. L'irriverenza nei confronti della bandiera americana e delle sue regole divenne all'improvviso un nuovo punto di partenza per una società migliore della precedente e non più uno spaventoso atto sovversivo. La vicenda parte da un gruppo di ragazzi che si ribella proprio all'obbligo di prendere parte alla guerra in Vietnam, preferendo vivere una vita bohémienne in perfetto stile hippie. Per come sono fatta io, questo accenno alla trama costituisce già un pesantissimo spoiler per chi non avesse ancora visto il musical a teatro o nella sua versione cinematografica (uscita nel 1979 e diretta da Miloš Forman), quindi con la sinossi mi fermo qui. 
Lasceremo dunque parlare i dischi, ovvero un brano tratto dalla colonna sonora del film di Forman. Ma quando si parla di Hair, e in generale dei musical "di una volta, fatti bene" (neanche fossero frollini al burro), scegliere un brano soltanto è davvero difficile. Ci lasceremo cullare dalla sottile brezza di gioia che invade la vita di molti di noi il sabato – in virtù del fatto che, semplicemente, è sabato – e scegliamo dunque un disco che ci fa dimenticare che in Hair per "stare bene" si sceglieva la droga, e ci ricorda invece che è sufficiente badare al fatto di esser vivi, e sentire la vita scorrere lungo tutto il corpo, forte come la voce di Treat Williams. Voi però cercate di non rigare il tavolo ballandoci sopra.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake