Ma forse non tutti sanno che, se la canzone ha già compiuto gli anni, il disco li compie proprio oggi: "A Night at the Opera", infatti, è uscito in Inghilterra proprio il 21 novembre di quarant'anni fa.
E forse non tutti sanno che il titolo del disco riprende quello di un film dei fratelli Marx, così come il successivo "A Day at the Races" ruba il titolo a "Un giorno alle corse", sempre dei fratelli Marx. I due dischi, infatti, avrebbero dovuto essere pubblicati contemporaneamente; poi però la casa discografica pensò di far cosa migliore facendoli uscire uno alla volta, per attutire e dilazionare i costi (dato che produrre "A Night at the Opera" si era rivelato già parecchio costoso).
Tra i brani di questo disco, che ha segnato con il suo stile eclettico e peculiare la storia della musica degli ultimi decenni imponendosi con un carattere che si riconosce tra mille, ce n'è uno, da conservare per domani. Di domenica, di solito, si è un po' tristi; a metà giornata, arriva quella sensazione di scoramento, abbandono, stanchezza, paura, malinconia, e "vi prego, ancora cinque minuti, prima che arrivi il lunedì".
Ma dovremmo invece ricordarci più spesso che la domenica è ancora un giorno – come il sabato – in cui rilassarsi, concedersi il lusso di un po' di pigrizia, e dare sfogo alla propria creatività, all'impulso alla vita che cova sotto la cenere di una settimana pesante, e lasciarlo brillare. Magari ballando in giro per casa sulle note di questa canzone; vecchiotta, ma ancora buona.