
Costata quattordici mesi di fatica, test, avvitamenti, levigature, martellate, tremila pezzetti incollati uno per uno, la marble machine prende il suo nome dalle duemila biglie (in inglese "marble") che costituiscono lo strumento della linea melodica principale del brano. Come racconta il regista Hannes Knutsson, una volta pronto, lo strumento non poteva più essere portato chissà dove, così – per filmare dell'esibizione di Martin Molin – si è spostata la macchina giusto nella stanza accanto a dove è stata assemblata, ed è lì che è stato messo in piedi un estemporaneo teatro di posa per le riprese del video.
Sì, è del tutto normale che ora la melodia delle biglie non vada più via dalla vostra testa; e sì, è normale anche che adesso vogliate mettervi a costruire cose assemblando qualunque oggetto abbiate davanti.