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Disinibizione Online: 6 cause!

Da Psychomer
By
Matteo Radavelli
settembre 28, 2010Posted in: psicologiaDisinibizione Online: 6 cause!

Partiamo con un esempio: una signorina americana, dopo l’ennesima pessima giornata lavorativa ha insultato il suo capo sul profilo di Facebook. Alla domanda “a cosa stai pensando?” sembra proprio che abbia risposto senza peli sulla lingua. A suo malgrado però si era dimenticata di aver aggiunto il suo capo tra gli amici sul famoso social network… dimenticanza che le è costata il posto di lavoro. A questo punto sarebbe stato meglio se si fosse tolta lo sfizio di insultarlo di persona.

Questo è un classico esempio di quello che gli esperti chiamano “effetto di disinibizione online“, consistente in una ridotta inibizione sociale dettata dalla rete, che spesso, facendoci sentire più liberi di agire, porta a conseguenze non desiderate.

Suler (2004) ha individuato 6 caratteristiche della rete che determinano cambiamenti radicali nel nostro comportamento online:

ANONIMATO

Le persone sono stranamente convinte di essere meno rintracciabili in rete, un pò come di notte (vedi articolo di riferimento), si sentono più sicure, protette, alcuni addirittura pensano che sia il loro alter-ego online a surfare la rete. Questo le porta a mettere in atto comportamenti nuovi, spesso rischiosi, che mai si sognerebbero di agire nella vira “reale” e per ironia della sorte, proprio a causa di questo, spesso finiscono per essere più disinibite che nella vita privata, postando qualsiasi tipo di intimità su Facebook o qual si voglia social network.

E’ facile dimenticare che spesso per ottenere informazioni su qualcuno basti digitare il suo nome su Google.

INVISIBILITA’

Siccome online gli altri non possono fisicamente vederci abbiamo meno problemi ad aprirci totalmente, mal che vada possiamo sempre ricorrere ad un emoticon

:-)
.

Ma proviamo ad immaginare: stiamo raccontando ad un amico una storia angosciante, che ci ha turbato in maniera particolare, probabilmente nella vita reale (face to face) cercheremmo di controllarci, evitando di fare trasparire tutte le emozioni che stiamo provando, soprattutto quelle più intime… online NO! Ci sentiamo tutelati dallo schermo del pc e finiamo per trasformare lo sfogo in una seduta psicanalitica, con il rischio di non aver selezionato il giusto interlocutore.

Un altro esempio sono i milioni di gruppi di supporto/sostegno nati online, che permettono, almeno nelle nostre teste, di mantenere l’anonimato, ma in realtà ci conoscono meglio dei nostri amici più cari.

COMUNICAZIONE START/STOP

Quando comunichiamo faccia a faccia vediamo le reazioni del nostro interlocutore, che ci aiutano nel formulare correttamente il nostro pensiero e dosare le parole che utilizziamo. La comunicazione onlie invece è asincrona: una persona può rispondere immediatamente, aspettare qualche minuto oppure giorni. In questa riflessione non mi sto riferendo esclusivamente alle chat dei social network, ma anche ai post sui forum o gli stessi commenti sui blog. Questo snatura la comunicazione e la valenza della stessa, permettendo di mascherare elementi comunicativi (emozioni, reazioni, stati d’animo) che faccia a faccia non possono essere controllati.

E’ proprio questa mancanza di feedback corporei che provoca il fallimento della comunicazione online: pensate a quanto è difficile utilizzare l’ironia sottile sulla chat di facebook.

LE VOCI NELLA TESTA

L’atto stesso di leggere online può creare una connessione mentale sorprendentemente intima, fondendo le parole dell’interlocutore con i nostri monologhi interni. Gli esseri umani hanno letto romanzi e giornali per secoli, ma solo scovare lo scritto di pinco pallino in rete permette l’intimità informale di una conversazione quotidiana.

UN MONDO IMMAGINARIO

L’anonimato, l’invisibilità e le altre regole “fantasy” della rete ci portano a pensare che in questo mondo non si applichino le regole normali. La rete ci permette di fare quello che vogliamo e di essere ciò che vogliamo. il problema è che quando la vita si tarsforma in un “gioco” governato da un click è facile buttare la responsabilità fuori dalla finestra!

NIENTE POLIZIA

Abbiamo tutti paura della disapprovazione e delle punizioni, ma, tornando al nostro mondo immaginario, spesso pensiamo che la rete non sia governata da alcuna forma d’autorità, o almeno questa non è così facilmente rintracciabile. Non c’è nessun governo, nessun premier e nessun presidente! questo ci porta a sentirci lontano dall’autorità, dalle norme sociali e dalla conformità.

E QUINDI?!

Tutti questi fattori: invisibilità, anonimato, mancanza di controllo, asincronia della comunicazione etc.. lavorano insieme nel costituire l’illusoria credenza di libertà (o meglio anarchia) che molti di noi sperimentano in rete.

Forse questo è davvero libertà, la libertà di sentirsi più vicini al proprio io multimediale che a quello in carne ed ossa, la libertà di potersi aprire totalmente all’altro, la libertà di poter non rispondere… ma esistono validi motivi per cui nel mondo reale sono stati creati tutti questi vincoli sociali: sono motivi sociali e individuali, che permettono il confronto, la formazionedi legami, la generazione di affetti e la costruzione della propria unità indetitaria, sociale ed individuale, necessariamente interconnesse e dipendenti da quel feedback immediato e da quella sfumatura emotiva che la rete non può trasmettere.

Questo non vuol dire che tramite internet non si possano costruire relazioni vere, ma che troppo spesso non siamo consapevoli di quanto sia possibile cambiare il nostro comportamento online e degli effetti negativi che questo comporta.

Probabilmente è bene ricordare che per quanto internet sia ormai un bene di prima necessità (soprattutto per il sottoscritto

:-)
) è ancora un’invenzione relativamente giovane che, per il gran numero di cambiamenti che è in grado di apportare alla nostra vita, sociale e non, ha bisogno di essere compresa e metabolizzata.

- Fonte: PsyBlog

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Disinibizione Online: 6 cause!
Matteo: ciao, sono laureato in Psicologia Clinica e Neuropsicologia. Attualmente vivo e lavoro a Milano. Puoi vedere il mio profilo completo nella pagina "chi siamo" o contattarmi personalmente: Email: [email protected] Sito personale: www.psicologomonzaebrianza.it

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