Magazine Lavoro

Disoccupato 24h su 24h

Creato il 05 novembre 2013 da Gioacchina @disoccupingegna

TELECOM

Tutta questa riflessione nasce da un dialogo con l’istruttore della mia palestra. Ero lì tutta pronta ad addentrarmi nel mondo del Gag, superaccessoriata: asciugamano, acqua, tappetino, step, pesetti e CELLULARE…vedendo il mio superaccessoriamento, l’istruttore si avvicina e mi dice:

- hai il cellulare con te perchè sei reperibile?
– no, perchè sono disoccupata e non si sa mai quando LA CHIAMATA può arrivare.

Già, perchè chi lavora, lavora le sue belle orette tranquillo e cosciente di essere invidiato dal 40% della popolazione italiana, poi torna a casa e può spegnere il cellulare. (non tutti lo fanno, ho visto assistenti sociali e giornalisti che hanno il cellulare tatuato), un disoccupato no. Non può spegnere il cellulare neanche al cinema, perchè quando arriva LA CHIAMATA devi rispondere, perchè se non rispondi tu, risponderà qualcun altro, e un disoccupato non se lo può permettere.

Quindi eccoci qui, attaccati al cellulare, attenti a non mettere mai il “silenzioso”, ogni vibrazione potrebbe essere quella giusta.
Un insegnante precario la mattina non ti risponderà mai al telefono perchè aspetta la chiamata delle scuole, se mentre stai parlando con la tua migliore amica e le stai dicendo il pettegolezzo più succulento del mondo o sei in una valle di lacrime se lei riceverà un avviso di chiamata con un numero anonimo o che non consoce statti pur certa che ti chiuderà il telefono in faccia…perchè il disoccupato deve essere sempre REPERIBILE dai possibili datori di lavoro.

Con la disoccupazione al 40% e il tasso di suicidio per disoccupazione che sfiora i massimi dei massimi, forse Telecom anni e anni fa aveva ragione UNA TELEFONATA ALLUNGA LA VITA.



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