Vi racconto di un pomeriggio di 50 anni fa, c'era una mamma con due bambini. Il piu' piccolo aveva 3 anni ed era solito giocare con cugini e zii che, considerando le famiglie numerose dei tempi, erano quasi coetanei.
Giocando e cercando di far giocare il bambino piu' piccolo gli venne offerta una caramella.
La stavano mangiando tutti e l'hanno offerta anche al piccino.
Una semplice caramella, uno sfizio, un gioco.
Quella caramella si incastró nella gola del bambino che non riusciva più nè a mandarla giú nè sputarla.
Quella caramella lo stava soffocando.
La mamma era presente e le prime mosse per aiutare il figlio le ha compiute lei. Senza successo.
Anche il babbo cerco' di aiutarlo ma anche lui senza successo.
Il bimbo era cianotico.
50 anni fa tra vicini ci si conosceva tutti e bastó un urlo disperato della mamma per far accorrere una vicina che con sangue freddo diede un secco colpo nella schiena, tra le scapole al bambino messo a testa in giu.
La caramella era fuori.
Il bambino respirava.
Quella mamma e' mia nonna e quel bambino e' mio papa'.
Questa storia ve la racconto perchè ieri sera ho partecipato insieme a mio marito e tanti altri genitori ad una serata informativa della Croce Rossa Italiana sulla disostruzione delle vie aeree e sulla Sids. Oggi in particolare voglio condividere con voi le informazioni riguardanti il primo argomento. Ovviamente il mio post è solo per sensibilizzarvi all'argomento e spronarvi a frequentare una serata, un corso o leggere con più attenzione i dati riportati in siti affidabili come quello della Croce Rossa appunto.
Come per tante altre cose il primo mezzo che noi abbiamo per aiutare i nostri bambini è la PREVENZIONE. Quindi prestare attenzione sul cibo che diamo ai bambini, sui giochi, sugli oggetti che lasciamo in giro e rimangono a disposizione dei bambini...è sicuramente la prima cosa da fare.A volte peró la prevenzione da sola non basta e succede che un corpo estraneo vada ad ostruire le vie aree dei bambini. A questo punto si possono presentare diverse situazioni.
- La prima che il bambino tossisce (quindi respira), rimane cosciente, magari piange.
- La seconda che il bambino non tossisce, non piange, e quindi non sta respirando. Puó perdere conoscenza e spesso instintivamente si avvicina le mani alla gola.