![Ditelo con un fiore, se vi pare: il calicanto calicanto ramo](http://m2.paperblog.com/i/213/2134925/ditelo-con-un-fiore-se-vi-pare-il-calicanto-L-OWXHrM.jpeg)
Siete stanchi delle solite brutture?
Odiate il grigio in tutte le sue sfumature?
Avete sfidato gli psicologi delle Forze Armate ammettendo, al questionario dei tre giorni, che sì, vi piacciono i fiori?
La primavera è la vostra stagione preferita?
Se avete risposto sì ad almeno una di queste domande, questa pagina è per voi.
Altrimenti, giratela.
Alzi la mano chi ha già sentito nominare il calicanto.
A me probabilmente non è mai rimasto in mente, nonostante ce l’abbia sotto gli occhi da tempo immemore. E’ un po’ come quando per anni saluti quel signore con i baffi che abita in fondo alla tua via, ma non hai idea di come si chiami. O capita solo a me?
![Ditelo con un fiore, se vi pare: il calicanto calicanto ramo 2](http://m2.paperblog.com/i/213/2134925/ditelo-con-un-fiore-se-vi-pare-il-calicanto-L-OkVaJh.jpeg)
Si inizia a fare confusione già con il nome, che comunemente si riferisce alla pianta appartenente al genere delle calycanthacee, ma della specie chimonanthus; nello specifico, in Italia si coltiva il chimonanthus praecox.
Il calicanto è un arbusto disordinato, con vari fusti ben ramificati che danno origine ad una vegetazione densa ed intricata (già mi piace), le cui foglie lanceolate appaiono in primavera, dopo o durante la fioritura.
Quello che lo differenzia dalle piante circostanti sono sicuramente i fiori, che sbocciano in pieno inverno indipendentemente dalle condizioni climatiche, ben prima che la pianta abbia cominciato a produrre le foglie.
Vi è mai capitato di notare, durante la stagione fredda, un arbusto all’apparenza secco, completamente ricoperto da fiorellini bianchi o gialli molto profumati? Ecco, è lui.
![Ditelo con un fiore, se vi pare: il calicanto Quando gli altri dormono, il calicanto fiorisce!](http://m2.paperblog.com/i/213/2134925/ditelo-con-un-fiore-se-vi-pare-il-calicanto-L-DegpD3.jpeg)
Quando gli altri dormono, il calicanto fiorisce!
Appassiti i fiori, finisce la festa: il calicanto diviene un arbusto abbastanza anonimo. Però si possono sfruttare le sue ramificazioni intrecciate per creare siepi, anche se non è un sempreverde, perché perde il fogliame nei mesi invernali.
E’ inoltre di facile coltivazione: una volta assestatosi in giardino tende a non necessitare di particolari cure, perlomeno dopo che si è ben adattato alla vita nel nostro giardino, in luogo soleggiato o anche semiombreggiato, in un terreno fresco e molto ben drenato; possiamo annaffiarlo anche solo sporadicamente, durante i periodi di grande caldo e siccità.
Chi di voi non vivesse in Italia (dove pare sia irreperibile per qualche oscuro motivo), potrebbe in alternativa procurarsi un chimonanthus nitens, arbusto a foglie sempreverdi, abbastanza coriacee, che contrastano bene sui fusti rossastri.
![Ditelo con un fiore, se vi pare: il calicanto Il calycanthus: in effetti è un po' diverso dal calicanto](http://m2.paperblog.com/i/213/2134925/ditelo-con-un-fiore-se-vi-pare-il-calicanto-L-fHkBUg.jpeg)
Il calycanthus: in effetti è un po’ diverso dal calicanto
E’ originario della Cina (come il chimonantus praecox, del resto) e sopporta senza problemi il clima invernale. Fiorisce però in primavera e i suoi piccoli fiori bianchi o giallo chiaro profumano poco o per niente. Inoltre, ha una maggior necessità di potature perché tende con il tempo a svuotarsi nella parte bassa.
Valutate voi quello che preferite.
Ora un attimo di attenzione, perché nella famiglia delle calycanthacee esiste una pianta che si chiama calycanthus, ma non è il vero calicanto! Dalle nostre parti viene anche chiamato calicanto estivo.
E’ un arbusto originario del nord America, ha foglie ovali e di colore verde scuro; in estate produce bellissimi fiori a coppa, di colore rosso acceso, costituito da numerosi petali lineari disposti a spirale, dal profumo molto intenso di frutta matura o di fragole. Tutto l’albero è aromatico: la corteccia emana un fragranza di canfora (poteva anche andar meglio…).
Anche il calycanthus può sopportare senza problemi le gelate, purché non persistano per molti giorni di seguito.
![Ditelo con un fiore, se vi pare: il calicanto che tempra il calicanto](http://m2.paperblog.com/i/213/2134925/ditelo-con-un-fiore-se-vi-pare-il-calicanto-L-MVJpWN.jpeg)
Che tempra!
E’ abbastanza facilmente reperibile nei vivai italiani e non necessita di tantissime cure: rispetto al chimonanthus è leggermente più esigente per quanto riguarda le annaffiature, in quanto non sopporta molto bene la siccità, e quindi si preferisce posizionarla a dimora a mezzombra.
Tornando al calicanto (che burdèl), se voleste regalarne uno cresciuto dalle vostre manine e dalle vostre amorevoli attenzioni, sappiate che in un paio d’anni (!) potreste ottenere dei signori arbusti, sia dai semi che dalle talee.
Infatti, i primi potete raccoglierli al termine di una fioritura, dalle capsule semilegnose in cui si sono trasformati i suoi numerosi fiori; in alternativa, potete tagliare gli apici dei rami in primavera inoltrata o estate, levando le foglie nella parte bassa, per farne talee.
Una breve leggenda su questa pianta temeraria: in un inverno particolarmente freddo, un piccolo pettirosso cercava riparo fra le ultime foglie ingiallite degli alberi. Molti di loro, gelidi e indifferenti, non lo aiutarono. Il calicanto, impietositosi, gli offrì rifugio fra i suoi rametti e la sua generosità fu ricompensata con una pioggia di stelle profumate. Da allora questo “miracolo” si ripete: ogni inverno i suoi rami spogli si ricoprono di fiori profumatissimi.
![Ditelo con un fiore, se vi pare: il calicanto La neve gli fa un baffo](http://m2.paperblog.com/i/213/2134925/ditelo-con-un-fiore-se-vi-pare-il-calicanto-L-BIe2u6.jpeg)
La neve gli fa un baffo
Il calicanto, secondo una mia personale insindacabile interpretazione, è simbolo di tenacia, capacità di adattamento e coraggio.