L’alto costo di come diventare una donna. Sin troppi si iniettano silicone in quantità in centri estetici improvvisati pur di realizzare il proprio desiderio. Ma gli effetti sono devastanti.
Sono decine, ormai, purtroppo i casi segnalati negli States di uomini che cercano di realizzare il proprio desiderio di diventare donna, ma non avendo i soldi per farlo si prestano a pratiche improvvisate di pseudochirurgia estetica facendosi iniettare silicone in quantità industriali, sino a rischiare le conseguenze peggiori, tra cui la morte.
Il fenomeno riguarda ormai sempre più soggetti che non avendo un’assicurazione sanitaria o il denaro per pagare gli interventi chirurgici che possono costare fino a 70.000 dollari e che richiederebbero altrimenti processi lunghi e innumerevoli sedute, si rivolgono ai cosiddetti “pumper“ che sono soggetti che iniettano illegalmente il silicone per modificare il corpo. Si stendono su lettini da massaggio improvvisati, in piccole stanze dei sobborghi specie di New York, dopo aver pagato 1.200 dollari per quattro tazze di silicone iniettato nei fianchi e nei glutei – senza anestesia.
E così, dopo poco tempo le conseguenze sono quasi sempre disastrose per la salute ed il prezzo pagato per una gioia temporanea è troppo spesso troppo pesante.
Col tempo, il silicone all’interno del corpo in molti casi ha cominciato a spostarsi e calcificarsi, causando una serie infinita di ricoveri anche in conseguenza delle pressochè ovvie infezioni scaturenti. Infine, se non sono deceduti, il loro corpo è rimasto segnato e deforme. La pelle delle natiche e delle gambe è scolorita, e pezzi di silicone indurito delle dimensioni anche di una pallina da golf rimangono appesi all‘interno del corpo.
Per venire poi alle cifre, di quanti transgender abbiano adottato tali pratiche nella sola New York, si è arrivati a parlare di ben il 22% su una popolazione stimata in 12.500, secondo il dipartimento di salute dello stato americano.
Chiaramente per queste donne il desiderio di apparire più femminile è più forte dei rischi connessi anche perché come detto nella gran parte dei casi, non sono in grado di permettersi le costosissime operazioni per cambiare sesso, e il sistema di “pompaggio” del silicone può apparire una scorciatoia relativamente economica e facile.
Tale sistema viene comunicato attraverso un “passaparola” e i “pumpers” operano in team, essendo soliti affittare camere d’albergo per iniettare il silicone a 10 o 20 donne alla volta.
Come detto, si tratta di pericolose e talvolta fatali, pratiche che utilizzano silicone sfuso che può spostarsi all’interno del corpo e causare deturpazione o significative cicatrici. Alcuni pumpers, senza il minimo scrupolo, iniettano al posto del silicone l’olio da cucina o quello industriale per auto e aerei, poiché quello per uso medico può essere difficile da reperire.
Sebbene un certo numero di pumpers dicono di essere stati formati come infermieri, la maggior parte non hanno una formazione medica e non sono autorizzati a svolgere procedure chirurgiche, ha sostenuto il Dr. Paul R. Weiss, un chirurgo plastico e docente presso l’Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University – e spesso operano in ambienti che non sono sterili, aumentando il rischio di infezioni.
Se il silicone viene iniettato nel flusso sanguigno per errore, può causare una lunga lista di gravi problemi medici, tra cui insufficienza respiratoria acuta, gravi disturbi autoimmuni o del tessuto connettivo, embolia polmonare e quindi morte.
Vi è da dire, inoltre, che poiché si tratta di un vero e proprio mondo sotterraneo ed illegale quello di questi “laboratori clandestini di femminilità”, è impossibile sapere esattamente quante persone siano morte a causa di queste “operazioni“, anche se decessi sono stati segnalati in tutti gli Stati Uniti.
In Italia ed in Europa, sostiene Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, non si hanno notizie di casi del genere, ma probabilmente questo è dovuto al fatto che ancor più che negli USA, il mondo dei transgender è ancora troppo nascosto e celato da troppi pregiudizi anche perché i diritti fondamentali di persone umane non sono quasi mai rispettati dagli altri cittadini né la legislazione italiana ha fatto alcun passo in avanti per la loro tutela che è sempre più necessaria anche in forma di assistenza sanitaria per chi sceglie volontariamente di realizzare il desiderio di modificare il proprio corpo, per evitare che ricorra a pratiche illegali e pericolose come quelle appena descritte.
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