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Dl cultura alla Camera

Creato il 30 giugno 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

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Le Commissioni Cultura e Attività produttive della Camera dovrebbero approvare domani in via preliminare il decreto Franceschini su beni culturali e turismo. duecentocinquanta emendamenti restano infatti da votare ma solo sulla carta, visto che finora sono stati esaminati solo quelli segnalati dai gruppi.

Tra le novità più importanti, il testo introduce un credito di imposta, l’artbonus, del 65% per le donazioni a favore di interventi di manutenzione e restauro di beni culturali pubblici; musei, siti archeologici e biblioteche; teatri e fondazioni lirico-sinfoniche. Per la prima volta, inoltre, le entrate di musei e siti archeologici saranno riassegnate immediatamente alle strutture che le hanno prodotte.

Un’attenzione in più è riservata agli scavi di Pompei e alla reggia di Caserta, con la nomina di commissari, e ai settori della lirica e del cinema. Con importanti misure per l’occupazione giovanile: si prevede infatti di rifinanziare nel prossimo anno con un milione di euro il fondo “Mille giovani per la cultura”, così come viene stanziato un milione e mezzo di euro per l’assunzione con contratti flessibili di giovani laureati, da impiegare nei servizi di accoglienza dei luoghi d’arte.

Altra novità: la stretta su camion bar e attività commerciali verrà applicata non più a tutti i siti culturali, ma solo ai “complessi monumentali e agli altri immobili del demanio interessati da flussi turistici particolarmente rilevanti”. Nasce inoltre il Fondo ministeriale per il restauro delle sale cinematografiche storiche (tre milioni l’anno per il quadriennio 2015-2018), che consentirà l’attivazione di un credito d’imposta, nella misura del 30 per cento dei costi sostenuti per il restauro e l’adeguamento strutturale e tecnologico delle sale cinematografiche gestite da piccole e medie imprese. Aumenta da 29 a 40 anni l’età massima per l’assunzione a tempo determinato negli istituti e luoghi di cultura.

Tra le proposte ancora in sospeso, alcune delle relatrici democratiche Coscia e Petitti: dall’istituzione del “Programma Italia 2019”, per non disperdere i progetti presentati dalle città che si erano candidate a Capitale europea della cultura proprio per il 2019; alla designazione, ogni anno, di una Capitale italiana della cultura. L’approdo del decreto in Aula è fissato per venerdì.

MC


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