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Documentazione: La nostra verità

Creato il 13 aprile 2010 da Pierrebarilli
Su richiesta dei molti che, sulla vicenda delle deleghe tolte a Parizzi, non  hanno potuto leggere l'intervento di Aiello e Leonardi, pubblicato integralmente soltanto da "L'Informazione",  volentieri  lo riproponiamo: 
La nostra verità
Documentazione: La nostra veritàPremessa: di norma, per diventare segretario o coordinatore di in partito, si convoca un congresso dove gli iscritti, dopo un dibattito e un confronto politico, votano per eleggere i dirigenti. Il Pdl è un partito in via di formazione; solo da qualche settimana si è aperto il tesseramento e solo quando tutte le procedure statutarie saranno completate gli organi dirigenti, provinciali e comunali, verranno eletti da un congresso attraverso il voto degli iscritti.Per ora gli organi dirigenti - coordinatore e suo vice - sono stati nominati, cooptati, dal coordinatore provinciale il 26 gennaio scorso.Delineato il contesto, è vero, da mesi, anzi da quando il Consiglio comunale ha approvato, una delibera, primo firmatario l'assessore Parizzi, riguardante i criteri di nomina nelle aziende partecipate dal Comune, alcuni personaggi tra cui il marito di un assessore e lo zio di una consigliera, che in base ai criteri votati all'unanimità dal Consiglio comunale con alcune modifiche al testo base presentate dal consigliere Cerri, si sono visti escludere da nomine alle quali evidentemente molto tenevano, hanno cominciato una specie di guerriglia nei confronti dell'assessore.Qualsiasi suo atto, iniziativa, intervento è stato sistematicamente criticato e boicottato. Addirittura è stato trascinato dentro una storia che l'avrebbe visto come il propagatore di chiacchiere sull'impotenza sessuale del marito di un assessore. Abbiamo ben tenuto il conto di quante richieste di dimissioni sono giunte al sindaco Cantini e di quale campagna diffamatoria si è sviluppata per mesi nei blog dove riconoscibilissimi anonimi hanno scritto di tutto e di più; Parizzi è stato insultato, diffamato, deriso. Anche il rapporto con il consiglio comunale ed i vari consiglieri è stato da subito contestato sia nei confronti dei gruppi di maggioranza, con i quali l'accusa era quella di non condividere notizie e informazioni istituzionali, sia con l'opposizione, dove gli si contestava di complottare, passando carte, suggerendo interrogazioni contro esponenti politici della maggioranza. Per carità di patria non andiamo oltre ma, se c'è ancora qualcuno che pensa di intorpidire le acque con l'accusa di complotti con il nemico solo perché Parizzi parla con Malvisi o Cerri, ricordiamo loro che la delega dell' assessore comprende anche i rapporti con il consiglio comunale e i vari gruppi e che questo chiacchiericcio è servito unicamente a tentare di svuotare di contenuti le deleghe, come del resto si è fatto con la delega di attuazione del programma di mandato nel momento in cui un autoproclamato dirigente politico che usa il civismo come una volta si usava il tramvai, decise - al solito senza alcun confronto - che il testo del programma di mandato licenziato non andasse bene, convincendone il sindaco, per poi infarcirlo di veline dirigenziali che non tracciavano un percorso di mandato, ma elencavano programmi di altri o lustravano l'ego a qualche assessore.A quanto ne sappiamo, Parizzi tentò di rivedere le sue deleghe che, allo stato dell'arte, anche a noi parevano fatte apposta per delegittimarlo. Mario Cantini ebbe problemi di salute e la cosa non ebbe seguito.Al ritorno del Sindaco era tutto un susseguirsi di voci.Ecco, le voci. Venne fuori l'affare Solveko, un nuovo giornale on line Ilgio.net, intervistò telefonicamente l'assessore e ne venne fuori una gamba, uscire per non votare l'aumento di capacità produttive ci poteva anche stare (in realtà Parizzi chiedeva solo di poter esaminare gli allegati alla delibera), ma addirittura promuovere o aderire al comitato di cittadini contro la Solveko, questo giammai, dimissioni dimissioni. Peccato che Parizzi mai fece simili dichiarazioni e di questo, sempre dopo, gli fu dato atto anche dal giornalista Scalmani.Ancora, veniamo a sapere che qualcuno racconta di noi al partito provinciale, del lavoro degli assessori con tessera Pdl, non la realtà dei fatti, ma secondo quanto la convenienza del momento porta acqua al mulino di chi ha interesse a diffondere informazioni costruite unicamente con lo scopo di disinformare.Il problema nasce quando chi riceve simili informazioni non si rapporta con gli assessori, il gruppo consigliare e il partito per almeno conoscere la nostra verità, ma prende per buona la verità raccontata da altri, poi, su questo, pretende di elaborare giudizi.Oggi, non sappiamo perché, il Sindaco ritira le deleghe all'assessore Parizzi,Così va il mondo, basta saperlo.Questa è la nostra verità.Rimane da dire che nei confronti del sindaco Cantini proviamo un profondo disagio. Le pressioni esterne sono troppe, tante e, fatta salva l'amicizia e la stima personale, crediamo che la questione non si risolva mandando a casa Parizzi.Ora questa giunta rischia davvero di andare a casa.In questi mesi abbiamo visto crescere sentimenti volgari, egoistici, cattivi. Questi sentimenti non si esauriranno con le deleghe tolte a Parizzi, anzi, la giunta, questa maggioranza resterà in balia dei ricatti di persone moralmente mostruose, politicamente dappoco.Dice un assessore: bisognerebbe tornare al clima della campagna elettorale…Se ben ricordiamo, i due o tre personaggi che oggi si agitano contro questo o quello creando un clima da basso impero, poco o niente centravano con il progetto che ci ha portato a una vittoria storica.Il loro contributo alla formazione del programma politico è stato pari a zero; il loro contributo in termini di campagna elettorale è stato inesistente se non per un portavoce che con i suoi, per fortuna, rari interventi metteva, già allora, inutile zizzania...Per finire, non è accettabile da parte di alti vertici del nostro partito ci sia l'intenzione di eliminare l'attuale classe dirigente fidentina (soprattutto l'assessore Parizzi e, a quanto si mormora, il vicesindaco Tanzi) per far posto altri esponenti del partito maggiormente "obbedienti" rispetto alle direttive che vengono da Parma.Villani dovrebbe ringraziare chi ha fatto conseguire al partito una vittoria storica, Noi c'eravamo e non siamo disponibili a far colonizzare il Pdl di Fidenza da Parma.Se abbiamo vinto le elezioni è anche perché abbiamo investito politicamente sulla fidentinità. Diceva uno slogan di un nostro alleato:padroni a casa nostra.Questa vicenda per noi è materia buona per andare avanti e rilanciare il Pdl al quale riconfermiamo per intero la nostra fiducia.E con fiducia attendiamo il congresso del partito dove, finalmente, potremo contarci per far contare Fidenza.Fidenza, 24 marzo 2010Il consigliere comunale e di Terre Verdiane, Daniele AielloIl vice coordinatore del Pdl di Fidenza, Massimo Leonardi


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