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Dodici anni

Da Diciannovemarzo
Leggo da un quotidiano locale di una bimba di dodici anni che per "punire" la mamma, che l'aveva rimproverata per avere l'abitudine di ricasare la sera tardi, e non alle VENTUNO come invece le avevano richiesto, scappa di casa e sta fuori una notte intera.
Ritrovata (per fortuna) dalle Forze dell'Ordine è stata riportata a casa dove la madre l'ha accolta con un comprensivo sopriro di sollievo.
"Per lei niente ceffoni, ma una ramanzina quella sì. Se l'è davvero meritata" cita il quotidiano*.
Il lieto fine della vicenda non impedisce chi legge un commento sull'accaduto, ovvero se a primo acchitto il dito viene puntato sulla bravata della bambina e la mamma risulta essere la parte offesa, mi piacerebbe spingermi un pò oltre.
Quando io avevo dodici anni (ma forse anche tredici) il massimo che mia madre mi permetteva era di stare in cortile, quindi luogo chiuso e ben vigiliato, fino alle ventuno, ovviamente era estate durante le vacanze, in inverno la mia casa, e poi a turno quella dei miei amici, erano i nostri posti di incontro (lascio all'immaginazione il caos che regnava).
Quando poi si decideva di uscire in pizzeria erano i genitori che a turno ci accompagnavano e ci venivano a prendere.
Certo i guai sarebbero potuti capitare lo stesso, ma sicuramente in questo modo un pò meno.
In questo comportamento dei genitori c'è molto tempo speso e pazienza, cosa che oggi, molti genitori, spinti dai ritmi frenetici di questa società sembrano avere perso. I ragazzi di oggi sono i figli di quei genitori tipo "ti do 50€ così fai quello che vuoi basta che mi lasci in pace"........poi, come già scritto in un altro post, improvvisamente, quando capiamo che la vita dei nostri figli ci sta sfuggendo di mano, proviamo a dare la classica raddrizzata.
Non funziona così, bisogna rendersene conto, i figli vanno seguiti sempre, con pazienza e sacrifici, non sono pupazzi con cui giocare quando ci va. Bisogna essere sempre presenti in tutte le loro fasi di crescita se si vuole che i nostri figli diventino poi persone normali in una società civile.
* La Sicilia edizione di Catania 02/08/2011

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