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Dolce & Gabbana sogna via Solferino ....?

Creato il 08 marzo 2012 da Dg_victims @DG_VICTIMS
Il marchio Dolce & Gabbana ha messo gli occhi sul palazzo della storica sede milanese del Corriere della Sera, in via Solferino 28. Gli stilisti ieri, secondo indiscrezioni, si sarebbero incontrati con i vertici della Rcs, proprietaria dell’immobile, in uno studio legale che ha sede in via Montenapoleone, per la firma, sembra, di un impegno formale. Null’altro, però, è trapelato sui dettagli della trattativa. La notizia della possibile vendita dell’immobile era nell’aria già da mesi. La Rcs a fine gennaio aveva incontrato le rappresentanze sindacali di redazione per annunciare formalmente di voler valorizzare il patrimonio dell’area Solferino-San Marco, aveva annunciato altresì di voler trasferire la redazione milanese della Gazzetta dello Sport e di tutta la componente poligrafica negli edifici di via Rizzoli, già sede dei settimanali e dei mensili del gruppo. Solo la redazione del Corriere, sempre secondo l’annuncio dell’Azienda, avrebbe continuato ad occupare la storica sede dell’edificio, quella che affaccia su via Solferino. I motivi delle scelte affondano le radici in una vecchia operazione finanziaria che ha avuto esiti disastrosi. La storia in un comunicato sindacale pubblicato sulle pagine del prestigioso quotidiano: «L’investimento in Spagna nel gruppo editoriale Recoletos è stato un flop di dimensioni colossali — si legge nella nota del 24 gennaio — Le conseguenze sono state un indebitamento con il sistema bancario di un miliardo di euro, il crollo del fatturato in pochi anni e un valore contabile che oggi supera di poco la metà dell’investimento iniziale». Le strade percorribili erano due: una ricapitalizzazione da parte degli azionisti - gli stessi che nel 2007 hanno votato all’unanimità per l’investimento in Spagna – o la vendita dei «gioielli di famiglia». Pare però che la riunione con gli azionisti abbia prodotto una fumata nera. I timori di una possibile cessione di almeno una parte della struttura, per ora solo quella che non ha vincoli architettonici, sarebbero quindi diventati più concreti. Se fosse confermata l’indiscrezione dell’interessamento del colosso della moda Dolce & Gabbana (che il 27 gennaio si era trincerato dietro un «no comment»), questa sarebbe la seconda grossa operazione immobiliare messa a segno da una maison di moda. A novembre, infatti, Miuccia Prada e Patrizio Bertelli hanno messo le mani su un altro simbolo di Milano, la Galleria Vittorio Emanuele, strappandola alla concorrenza di Apple. Notizia smentita pure da Stefano Gabbana ieri sera via twitter.

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