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Dolcetto o scherzetto?

Da Lauraneve
Canzone consigliata per la preparazione:"The ghost song", The Doors
Dolcetto o scherzetto?Halloween, la notte delle streghe.Forse la festa più amata dai bambini, caratterizzata da tradizioni che sembrano risalire addirittura ai primi cristiani che, intorno al IX secolo a.C., praticavano il souling ("elemosinare l'anima"). Si racconta infatti che durante la festa di Ognissanti viaggiassero di villaggio in villaggio chiedendo un po' di "pane d'anima", un dolce tipico autunnale fatto con uva passa, e che in cambio promettessero preghiere per il passaggio dal limbo al paradiso per i defunti. Da questi peregrinaggi derivererebbe il famoso "dolcetto o scherzetto", praticato ormai in quasi tutti i paesi occidentali dai bambini travestiti da streghe, zombie e vampiri. L'usanza di intagliare le zucche e di farne dei lumi sembra provenire invece dalla storia di Jack O'Lantern, un truffatore che fu capace di ingannare il diavolo in persona. Quando Jack morì gli fu negato sia il paradiso, per i peccati commessi, sia l'inferno, poichè aveva preso in giro satana, e perciò fu condannato a vagare nell'oscurità guidato solo da tozzo ardente, che Jack mise dentro una zucca per non farlo spegnere. La leggenda voleva far meditare, soprattutto i bambini, sul comportamento di vita e su quanto fosse brutto vagare (relamente e simbolicamente) nelle tenebre.  Quando gli Irlandesi emigrarono negli Usa portarono con sè la leggenda di Jack O'Lantern, che si diffuse poi nel resto del mondo.

Personalmente, adoro la festa di HalloweenSarà il fascino pauroso dei vampiri o dei fantasmi, le vetrine dei negozi che si riempiono di ragnatele o i film dell'orrore, ma la notte delle streghe è qualcosa di magico. Se potessi mi travestirei ancora da strega e andrei di portone in portone a chiedere dolci, architettando gli scherzi più strani per quelli che non me ne danno, ma putroppo non posso, perciò mi limito a fare io stessa i vari dolcetti -ormai diventati tradizione a casa mia, manco fosse Natale- e a distribuirli con gioia (e un po' di gelosia!) ai bambini. Anche quest'anno perciò non potevo sminuirmi, ovvio, soprattutto perchè ho trovato dei bellissimi stampini a forma di zucca, che mi mancavano per rendere la mia vecchia ricetta perfetta. (Quasi, dai..) Purtroppo la qualità delle foto lascia mooooolto a desiderare, perchè ovviamente proprio oggi la macchina fotografica ha deciso di abbandonarmi...Ingredienti per circa 4 persone:
- 200 g di farina
- 120 g di zucchero- 100 g di nocciole- 1 uovo intero, 1 tuorlo- 300 g di zucchero a velo- coloranti alimentari arancione, verde e nero- acqua tiepida q.b

Dolcetto o scherzetto?

Tritate finemente le nocciole in un mixer con solo un cucchiaio di zucchero, mettetele in una ciotola con il burro tagliato a dadini, la farina e lo zucchero restante. Impastate velocemente fino a che il composto non diventa bricioloso, poi unite le uova e impastate ancora qualche minuto. Avvolgete l'impasto nella pellicola alimentare e lasciatelo riposare in frigo per 1 ora. Poi stendetelo con il mattarello e tagliate le zucche o altre forme a piacere con gli stampini, se li avete, altrimenti con un semplice tagliapasta. Disponete i biscotti su una teglia foderata di carta da forno e cuocete in forno caldo a 180°C per circa 12 minuti, finchè non sono dorati. Intanto preparate la glassa (o come nel mio caso le due glasse) mettendo in una ciotola lo zucchero a velo e poca acqua alla volta, finchè non otterrete una crema nè troppo liquida nè troppo densa. Dividetela poi in due o più ciotole a seconda delle vostre necessità e aggiungete i coloranti. Estraete i biscotti dal forno e lasciateli raffreddare, poi decorateli con la glassa arancione o bianca per la base del biscotto, aspettate che si solidifiche e poi fate i particolari (per la faccia e le ragnatele potete usare una siringa). Prima di servire i biscotti aspettate che entrambe le glasse siano solidificate.



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