Due cose mia mamma, ottima cuoca, non ci ha mai cucinato quando eravamo piccole: la minestra di ceci e la torta di riso. Entrambe non gradite a lei e quindi depennate dal suo repertorio. Con il tempo, ci son voluti decenni eh, e noi siamo cresciute, ci ha confessato di aver riabilitato la minestra di ceci, ma la torta di riso ancora non la fa, o se ci prova, amore di mamma per compiacermi, non viene mai buona come il ricordo di quel sapore antico. Allora io questa passione per la torta di riso da dove l'ho tirata fuori? Chi affettava la torta di riso, spesso rosata per l’uso dell’alchermes che tanto andava di moda nelle preparazioni dolci? Non credo nonna Teresa, che era più sfoglina emiliana, donna dai gusti salati, come le acciughe in salsa verde e gli intingoli untuosi ma tanto buoni. Forse la zia Francesca, ma lei è specializzata in cialde sottilissime e croccanti fatte con i ferri e conservate in scatole di latta. Che sia stata “Maria del prete”, la perpetua che quando andavamo a dottrina ci offriva il tè nei bicchieri di vetro e una fetta di torta. Che sia stata la torta di riso? L’amore per questo dolce poi è cresciuto in maniera esponenziale quando a Lucca, in un baretto di Piazza Grande, ho scoperto il mondo del budino di riso o torta di riso senza pasta frolla. Solo il ripieno goloso cotto in teglia e servito a quadretti. Che squisitezza! Oggi ho provato a ricreare quel sapore perduto facendo una piccola tortina di riso per due che però non condividerò con Andrea, non per ingordigia, ma perché anche lui, come mia madre, non apprezza il riso dolce. Ho fatto una ricetta semplice, gli ingredienti base da cui partire per infinite varianti aggiungendo spezie come il cardamomo, bucce di arancia o lime grattugiate, canditi o uvetta, fichi secchi, acqua di rose, quello che vi viene in mente, quello che trovate in dispensa e vi sembra adatto.
- 125 g riso originario
- 500 ml di latte
- 50 g di zucchero
- 2 strisce di buccia di limone
- 1 pizzico di sale
- 1cucchiaio di alchermes
- 1 cucchiaio di essenza di vaniglia (la mia è fatta in casa e quindi non fortissima, se avete quella comprata mettetene ½ cucchiaio e aumentate la dose dell’alchermes di ½ cucchiaio)
- 1-2uova
- 1 pizzico di cannella
- poco burro per la teglia
- poca farina per la teglia
Two things my mother, a good cook, never prepared for us children: the chickpea soup and the sweet rice cake. She didn’t like those two dishes and therefore they were not in her repertoire. After a couple of decades my mother confessed that she not eats and cooks the chickpea soup, but not the rice cake and the few times she made it for me, even if infused with motherly love, the cake was not as good as the one I remembered. Where is this passion for sweet rice cake coming from then?
Who sliced the sweet rice cake, its pink shades given by the use of the alchermes liquor so fashionable in the ‘80s. I don’t believe it was my granny Teresa, she was more of a pasta maker from the Emilia Romagna region and loved savoury dishes like anchovies in a green parsley sauce or greasy but oh so good sauces. Might have been aunty Francesca even if she’s specialized in super thin crunchy waffles kept in tin boxes. Could have been Maria, the priest’s governess who gave us glasses of tea and slices of cakes after the weekly catechism meetings. Was it sweet rice cake she gave us? The love affair with this cake grew larger than ever when I found out a small bar in Piazza Grande in Lucca where they served it without the pastry case. Just the tasty sweet rice filling cooked in a baking tray and cut in small squares. What a treat! Today I tried to recreate that lost flavour baking a small cake just for two, and I’m not going to share it with Andrea, not because I’m a glutton but because he, just like my mother, doesn’t appreciate sweet rice. I make a basic cake, no frills, you can add whatever comes to your mind like cardamom and orange or lime zest, candied fruit or sultanas, dry figs of rose water.
- 125 g pudding rice (any short grain high in starch kind of rice, I used “originario”)
- 500 ml milk
- 50 g sugar
- 2 strips lemon peel
- 1 pinch salt
- 1 tbsp alchermes liquor (it’s a red, sweetish liquor, you can use rum or cognac)
- 1 tsp vanilla essence. I used homemade and it’s weaker than the bought one. If you have shop bought use ½ tbsp and increase the liquor by ½ tbsp.
- 1-2 eggs
- 1 pinch cinnamon
- ½ tsp butter, for the baking tray
- ½ tsp flour, for the baking tray