Magazine Diario personale
Una cubana in un commento postato sul blog un paio di settimane fa' chiedeva perche' gli italiani vanno a Cuba a cercare le donne e se in italia non ce ne sono che potrebbero risolvere il problema senza fare tutti quei km e spendere tanti soldi.
Se fossi uno cattivo direi all'amica cubana di guardarsi alcune foto di raduni dei vari forum,o di cio' che resta,e avrebbe tutte le risposte ma siccome non sono uno cattivo questa cosa non la dico......
Bella domanda comunque.....
Partiamo da un discorso anagrafico;credo di non dire un eresia se affermo che la media di eta' dei frequentatori abituali della calle cubana sia intorno ai 60.
Ancora oggi,malgrado i 50,io sono un pivellino al confronto della maggior parte degli stranieri che vedo a Cuba.
Quel tipo di viaggiatore,anagraficamente parlando,si divide in 3 categorie
La prima coninvolge non piu' di un 10/15% del campione preso in esame,rigurda i pochi che nella vita hanno avuto una certa dimestichezza con l'altro sesso,gente che ha sempre girato ben accompagnata ma che,col passare degli anni e in assenza di un portafoglio a fisarmonica,ha visto finire il periodo in cui fanciulle decisamente con la carne piu' dura si concedevano loro.
L'altrenativa non mercenaria consiste in qualche balera a ficcare la lingua nell'orecchio a una vegliarda coi capelli blu,meglio andare a cercare paesi in cui era ancora possibile accedere a un certo tipo di fanciulle.
Gente che sa vivere,fisicamente ancora in piazza,piacevoli al dialogo con cui le ragazze ,malgrado la differenza di eta',stanno bene.
Un altro 15-20% e' rappresentato dai vedovi e dai separati,gente che ha passato la vita in un contesto familiare ma che poi o per il destino o per i rompimenti di coglioni si sono ritrovati da soli,coi figli che non li vogliono piu' vedere e con pochissimi legami nel loro paese.
Questi cercano la sostituta o la facente funzioni,di solito fanno le cose seriamente,prendono la residenza permanente per avere qualche sicurezza in piu',e' gente che non vedi molto in giro,in genere tornano a fare la vita da sposati,quasi sempre si mettono con donne non giovanissime ne particolarmente avvenenti ma che diano loro un po' di sicurezza che in realta' e' cio' che cercano.
Mettono su casa e solitamente raggiungono i loro scopi.
Il restante 65-75% e' formato da gente che la gnocca non l'ha mai vista neanche in fotografia a meno di non mettere mano al borsillo.
Solitamente vengono da piccoli paesi,pochissima esperienza di viaggi,quasi mai usciti del loro contesto di vita.
Da qualche amico hanno sentito che a Cuba la danno facile e si sono imbarcati sul primo aereo con la camicia di flanella e il pantalone di vigogne ascellare,il calzino sotto i sandali come i tedeschi a Jesolo.
Solitamente ne combinano piu' di Bertoldo in Francia facendo piu' danni della grandine.
Le donna sono uguali in tutto il mondo,uguali sono le tecniche di approccio e alla fine sono sempre loro,le donne,a decidere come e quando dare inizio e concludere la storia.
Se non hai un minimo di vissuto e di esperienza con le donne rischi di cascare in gironi danteschi da cui e' poi durissima uscirne.
Questi si innamorano seduta stante del primo ragade che incontrano,la coprono d'oro...letteralmente,la portano qua' dando vita quasi sempre a storie in cui gia' all'inizio e' scritta la fine.
Si fanno pelare come platanos machos e speremere come limoni fina all'epilogo che li portera' ad affermare che Cuba e' un paese di merda e le cubane tutte zoccole.
Un film gia' visto,e' facile addossare ad altri le conseguenze e le responsabilita' dei propri fallimenti.
Talmente facile che lo puo' fare perfino l'ultimo degli idioti.
Nei prossimi giorni continuero' questo discorso.
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