Magazine Cultura

Domande di un contadino che non legge

Creato il 11 dicembre 2011 da Antonio
Ogni volta che con i miei genitori passeggiamo per le strade di Roma mio padre non riesce a godere della bellezza di questa straordinaria città. La città gli piace, non è insensibile alla sua bellezza,  ma i suoi occhi non vedono solo la bellezza della città eterna, le parole che più spesso gli sento pronunciare sono: "Quanta gente è morta per fare questi monumenti, tutte queste chiese? Quanta schiavitù?".

Domande di un contadino che non legge

V. Van Gogh, contadino.


Domande di un operaio che legge
Tebe dalle Sette Porte, chi la costruì?
Ci sono i nomi dei re, dentro i libri.
Son stati i re a strascicarli, quei blocchi di pietra?
Babilonia, distrutta tante volte,
chi altrettante la riedificò? In quali case,
di Lima lucente d’oro abitavano i costruttori?
Dove andarono, la sera che fu terminata la Grande Muraglia,
i muratori? Roma la grande
è piena d’archi di trionfo. Chi li innalzo? Su chi
trionfarono i Cesari? La celebrata Bisanzio
aveva solo palazzi per i suoi abitanti? Anche nella favolosa Atlantide
la notte che il mare li inghiottì, affogavano urlando
aiuto ai loro schiavi.
Il giovane Alessandro conquistò l’India,
Da solo?
Cesare sconfisse i Galli.
Non aveva con sé nemmeno un cuoco?
Filippo di Spagna pianse, quando la flotta
gli fu affondata. Nessun altro pianse?
Federico II vinse la guerra dei Sette Anni. Chi,
oltre a lui, l’ha vinta?
Una vittoria ogni pagina,
Chi cucinò la cena della vittoria?
Ogni dieci anni un grand’uomo.
Chi ne pagò le spese?
Quante vicende,
tante domande.
Bertolt Brecht, Domande di un operaio che legge, da Poesie di Svendborg, 1939.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines