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Domande e risposte: non riesco a guidare la Ducati Multistrada 1100

Da Motovita

Domanda

Ciao, ho scoperto il tuo sito per caso e lo trovo interessante, riguardo alla tecnica di guida ho un quesito da porti.
Da qualche mese possiedo una Ducati multistrada 1100 (prima avevo un 749 e prima ancora il monster), purtroppo con il multistrada nonostante i 6000 e rotti chilometri percorsi in pochi mesi, non ancora raggiunto un buon feeling sopratutto sul medio-veloce, ovvero non ho molto feeling sull’anteriore, non lo sento, ho provato ad alzarla un pochettino dietro ma ho ottenuto solo un piccolo miglioramento, pensavo che dopo il 749 con il multistrada sarei andato più tranquillo e “veloce” e invece mi ritrovo ad essere più impacciato di prima, come va guidata questa moto??.
Grazie per l’attenzione.

Risposta

Ciao Marco,
sono spiacente di non poterti aiutare in quanto non ho mai guidato la moto in questione e non conosco nessuno che la possieda.
Vedi se riesci a provare altre moto, così puoi capire se il problema è tuo (come penso) o della tua Ducati 1100.
Ma può anche darsi che la moto in questione non si adatti al tuo stile di guida.
Saluti,
Luca Govoni

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Riflessione personale: “colpa” della moto o del motociclista?

Come potete vedere la mia risposta non è nulla di speciale e sicuramente non è stata d’aiuto al signore in questione.
Tuttavia stimola una riflessione più profonda.

Diciamo che discorsi come quello che potete leggere qui sopra li ho sentiti più o meno a proposito di tutti i modelli di moto…

C’è sempre qualcuno che trova inguidabile un certo modello


Eppure io ho provato personalmente alcune delle moto giudicate pessime dai loro stessi proprietari trovandole al contrario perfettamente godibili.

A questo punto la domanda sorge spontanea: non è che forse il problema è delle persone e non delle moto?

Perché io trovo perfettamente godibile e sincera una moto come la mia CBF600S, con la quale ho percorso finora circa 120.000 km, mentre leggendo i soliti forum virtuali pare che sia un catorcio instabile, pericoloso e dotato di un motore misero…?

Eppure ci ho girato l’Europa, a volte con un passeggero a bordo e 3 valigie piene di roba. L’ho guidata in qualsiasi condizione meteorologica e su qualsiasi tipo di strada asfaltata e sterrata senza dovermi mai lamentare di nulla.

Non è che magari le persone pretendono troppo dal proprio mezzo meccanico? Quando io acquisto un veicolo a motore, mi ci vuole del tempo per imparare a conoscerlo. Usandolo arrivo a capirne le caratteristiche dinamiche e mi ci adeguo. Non posso pretendere che un oggetto meccanico si adatti a me, semmai sarò io ad adattarmi ad esso.

In un rapporto uomo-macchina l’elemento intelligente dovrebbe essere quello composto da carne ed ossa. Divenire consapevoli dei propri limiti e di quelli dell’oggetto in questione è l’unico modo per vivere il rapporto uomo-macchina in maniera sana.

“La civiltà sta producendo macchine che si comportano come uomini e uomini che si comportano come macchine”.
(Erich Fromm)

Con questo non voglio criticare nessuno, ma solamente fornire uno spunto di riflessione a quelle persone che incolpano la propria motocicletta di essere difficile da guidare. Non vorrei che anche cambiando completamente modello vi trovaste poi nella stessa identica situazione!


Le moto sono tutte diverse e certamente alcune di esse si sposano meglio con il tipo di guida di ognuno di noi. Ma se non riuscite a capire le dinamiche fondamentali di un mezzo a due ruote, il problema continuerà a presentarsi con qualsiasi modello.

Il mio suggerimento è quello di ragionare sul proprio stile di guida, chiedendosi quanto sia effettivamente appropriato ed efficiente. Al contempo consiglio di provare altri modelli per capire se le sensazioni negative sono le stesse.

In caso di risposta affermativa, purtroppo significa che non siete adatti ad andare in moto e che rischiate grosso ogni volta che lo fate.

Se notate invece che un dato modello vi trasmette un miglior feeling nella guida e vi fa sentire tranquilli, vuole probabilmente dire che dovete ragionare più approfonditamente sulla tipologia di motocicletta che fa al caso vostro (naked, turismo, sport touring, sportiva, dual sport etc).

Se iniziate a sentire l’esigenza di modificare la ciclistica del vostro mezzo state a mio parere commettendo un errore di pensiero. Meglio non andare a modificare le quote ciclistiche di una motocicletta da utilizzare in strada. Meglio cambiare moto piuttosto che trasformarne una in qualcosa per cui non è stata progettata.

Qui torniamo al discorso dei “limiti”. Ogni oggetto possiede determinate caratteristiche tecniche o limiti tecnici: sta a noi comprenderli e usarli a nostro favore.

Le uniche modifiche che io stesso consiglio di apportare per migliorare il comfort di guida riguardano il manubrio (riser in particolare), la sella, il cupolino ed eventualmente le pedane. Personalmente non andrei a toccare l’altezza delle sospensioni, i freni ed il motore.

 
Detto ciò, c’è qualcuno di voi che conosce bene la Ducati Multistrada 1100 e vuole rispondere alla domanda del lettore?

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