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Domande e risposte: pressione di gonfiaggio degli pneumatici e stili di guida

Da Motovita

Domanda

Ciao Luca.
Sull’argomento hai già espresso un tuo parere tanto che per quanto riguarda la tua Honda CBF 600 S, la cui pressione è consigliata ant. 2,5 bar – post. 2,9 bar, l’hai ridotta ottenendo il miglior assetto con ant2,2 bar – post. 2.4 bar.
Per quanto riguarda il mio caso ho perplessità sulla pressione pneumatici della mia BMW K100 (acquisto recente non ancora messa su strada).
Quando la casa prescrive ant. 2,25 bar – post. 2,5, il venditore mi ha raccomandato ant. 2,8 bar – post. 2,6 a motivo che il mezzo ha molto peso che grava sull’avantreno e tende perciò ad essere poco maneggevole e consumare in modo eccessivo l’anteriore.
Penso che per esprimere un qualunque parere sia rilevante conoscere che:
• il venditore è persona seria e preparata (ex meccanico auto rally con la passione per le moto sulle quali interviene da sé); ha di certo percorso oltre 300.000 Km. con K100;
• la moto è stata oggetto di adeguamenti:
a) ammortizzatore posteriore Wibers
b) forcelle revisionate con molle progressive Wibers e olio Holins

Risposta

Bentrovato (nome rimosso)!

Allora, veniamo al controverso argomento della pressione degli pneumatici. Prima di tutto vorrei dirti che qui si entra in un ambito piuttosto soggettivo legato in gran parte allo stile di guida di ognuno di noi.

Come ben sai io non amo la velocità e neppure gli stili di guida aggressivi. Guidando in maniera fluida e tutto sommato rilassata mi trovo perfettamente a mio agio con una pressione di gonfiaggio delle gomme che definirei intermedia.

Se volessi passare ad una conduzione più aggressiva sarei automaticamente costretto ad alzare la pressione per rendere il mezzo maggiormente instabile e di conseguenza reattivo. La cosa è intuitiva: pensiamo alla forma delle gomme da moto e alla loro superficie di contatto con il fondo stradale. Più bassa è la pressione e più piatta diventa la gomma, ottenendo al tempo stesso una maggior superficie d’appoggio. Ne possiamo dedurre che una pressione tendenzialmente bassa privilegia la stabilità.

Se aumentiamo la pressione la gomma prenderà una forma più appuntita e la superficie d’appoggio si ridurrà. Ne otterremo un unico beneficio, a mio parere: maggiore manovrabilità e reattività generale.


Qui nella pianura padana le strade sono ricche di imperfezioni di vario genere e guidare una moto con pneumatici piuttosto gonfi si trasforma, almeno per quanto mi riguarda, in un’esperienza poco appagante. Preferisco dunque sacrificare un minimo di manovrabilità a favore di una risposta più dolce del mezzo sui difetti del manto stradale.
Inoltre io guido anche quando piove e per esperienza personale posso dirti che in tale contesto è del tutto controproducente avere pneumatici troppo gonfi. In presenza di fondi scivolosi è preferibile optare per una superficie d’appoggio più elevata.

Fatta questa lunga premessa, veniamo al tuo caso specifico. La tua motocicletta è abbastanza pesante ma non a livello di certi mezzi in stile americano e neppure a livello delle tanto-di-moda dual sport di grossa cilindrata. Sul piano teorico trovo del tutto corrette le pressioni suggerite dalla casa costruttrice. Chiaramente la gomma posteriore va gonfiata un po’ di più quando si carica un passeggero.

Il consumo degli pneumatici di cui ti ha parlato il venditore rientra in realtà fra quelle variabili che potremmo definire soggettive. Per esempio io sono uno che deve sostituire la gomma anteriore prima di quella posteriore, mentre almeno il 90% dei motociclisti fanno l’esatto opposto (consumano prima la gomma posteriore). Il che è facilmente spiegabile: è raro che io acceleri forte uscendo dalle curve o persino in pieno rettilineo, perciò la forza peso tende a gravare in maniera omogenea su entrambe le ruote, e al contempo la forza motrice limitata (spalanco raramente la manopola dell’acceleratore) non va ad usurare in modo accentuato lo pneumatico posteriore.

Inoltre va affrontato il discorso relativo alla frenata. Una fatto che ho potuto constatare nel corso degli anni è che entrando in curva con il freno anteriore azionato si ottiene -alla lunga- un’usura irregolare dello pneumatico anteriore. Quindi, prima ancora della pressione di gonfiaggio dobbiamo analizzare lo stile di guida individuale per poter comprendere il consumo delle gomme.


Ora, alla luce di tutto ciò io credo di poter affermare con discreta sicurezza che una pressione di 2,8 Bar per lo pneumatico anteriore della tua K100 sia eccessiva in vista di un utilizzo turistico. Conoscendo la tua età immagino che tu voglia adottare uno stile di guida pacifico e che non sia intenzionato a ricevere vibrazioni fastidiose ai polsi e scossoni alla schiena ogni volta che transiti su una piccola buca. Dico bene? Correggimi pure se sbaglio…

Se è vero che gran parte del peso grava sull’avantreno, io opterei per una via di mezzo fra la pressione consigliata dalla casa e quella suggerita dall’ex proprietario della tua moto: 2,4 – 2,5 Bar. In ogni caso trovo personalmente divertente fare esperimenti, perciò ti consiglio di fare la stessa cosa quando metterai in strada la moto. Al posto tuo partirei dalle pressioni standard (2,25 / 2,5), per poi aumentarle leggermente e registrare i comportamenti dinamici della moto fino a farmi un’idea personale della questione.

Ah, dimenticavo. Fossi in te mi assicurerei che l’ex proprietario non abbia eseguito un’operazione molto comune fra i motociclisti sportivi: sfilare leggermente gli steli delle forcelle per abbassare l’avantreno e modificare conseguentemente la distribuzione dei pesi a vantaggio della ruota anteriore. Se così fosse, il mio suggerimento è quello di riportare la ciclistica del mezzo alla sua condizione originale prima di iniziare ad utilizzarlo in strada.

Spero di essere stato sufficientemente esauriente e mi auguro di risentirti presto per altre discussioni di stampo tecnico.
Luca

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