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Creato il 18 novembre 2011 da Patuasia

Diciassettemila euro per internet senza fili in piazza Chanoux. Questa è la cifra che ha versato il Comune di Aosta alla società Inva, la partecipata di cui detiene una quota di capitale. Secondo quanto riportato dalla Stampa, l’assessore Paron giustifica l’accesso non gratuito alla rete per non fare concorrenza ai privati. Che senso ha? E’ o non è un servizio pubblico? A Torino non si sono posti il problema, se mai lo fosse, e l’accesso è libero. E poi perché affidarsi all’Inva quando è accertato che le soluzioni che offre sono economicamente svantaggiose rispetto al mercato? Non è una contraddizione con quanto detto prima? E la Corte dei Conti che dice?


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