Nei prossimi giorni si celebreranno due importanti giornate per l’ambiente. Domani, domenica 22 marzo, la Giornata Mondiale dell’Acqua sul tema “Acqua e sviluppo sostenibile”, mentre lunedì 23 marzo la Giornata Meteorologica Mondiale sul tema “Clima: conoscere per agire”. Entrambi i temi focalizzano l’attenzione sulla gestione responsabile delle risorse naturali nella nostra società. In Lombardia, i dati delle reti di monitoraggio di ARPA sono indispensabili per la sostenibilità ambientale.
I dati di ARPA Lombardia – Precipitazioni (mm) nel 2014 a confronto con la media ventennale (1990-2013)
La Giornata Mondiale dell’Acqua sul tema “Acqua e sviluppo sostenibile” e la Giornata Meteorologica Mondiale sul tema “Clima: conoscere per agire”. Un obiettivo perseguibile, quello del porre attenzione maggiormente sulla gestione responsabile delle risorse naturali, grazie alle conoscenze acquisite sui cambiamenti climatici e i loro impatti, che consentono di poter agire – ciascuno al proprio livello, dal decisore politico al singolo cittadino – per attuare strategie di mitigazione e di adattamento, in un’ottica di sviluppo sostenibile.
La collocazione della Lombardia, in una tra le zone più vulnerabili al cambiamento climatico. Ciò è particolarmente importante per una regione come la Lombardia, collocata in una delle aree che a livello europeo risulta essere tra le più vulnerabili al cambiamento climatico in atto. Dalle Alpi, ad esempio, proviene una buona parte dell’acqua utilizzata da numerose attività in ambito domestico, agricolo, industriale e produttivo. E’ quindi facile immaginare come una possibile diminuzione della disponibilità idrica, legata alla riduzione della superficie media ricoperta da neve e ghiacciai, possa avere delle immediate ripercussioni negative.
Il lavoro dell’ARPA Lombardia sulla conoscenza del ciclo dell’acqua. L’ARPA Lombardia (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) contribuisce alla conoscenza del ciclo dell’acqua nella nostra regione, attraverso la rete di monitoraggio idronivometeorologica e le elaborazioni modellistiche. (I dati rilevati sono disponibili in tempo reale su sito web, mentre si può consultare il report dello stato delle riserve idriche cliccando qui). Analizzando i dati di precipitazione dello scorso anno si rileva un aumento delle precipitazioni rispetto al passato. Il 2014 è stato, infatti, per la nostra regione, l’anno più piovoso dall’inizio del millennio. Confrontando i dati di alcune stazioni della rete di monitoraggio con la media delle precipitazioni attese, si osserva che nel 2014 le piogge sono state superiori alla media almeno del 30/40%. Dopo il 2014, gli anni con precipitazioni superiori alla media 1990-2013, sono stati il 2000, il 2002, il 2010 e il 2013; gli anni meno piovosi sono stati il 2003, il 2006, il 2007 e il 2011. La forte variabilità inter-annuale delle piogge su scala regionale, non deve pertanto essere confusa con il trend climatico che è da valutare su scale spaziali e temporali più estese, ma può essere la manifestazione di fenomeni estremi legati al cambiamento climatico in atto.