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Domani…domani…ti faccio un regalo…

Creato il 26 marzo 2012 da Farfalla Legger@ @annamariaa80

Quando domani, 27 marzo, lavoratori dipendenti e pensionati apriranno la loro busta paga mensile, si scopriranno un pochino più poveri. Ad attenderli, e a rendere più leggero l’assegno, uno degli effetti della cura Monti. Scatta infatti dallo stipendio di marzo l’aumento dell’addizionale regionale Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche): uno 0,33% in più (dallo 0,9% all’1,23%) deciso con la manovra salva-Italia di dicembre. Circa 2,2 miliardi di euro recuperati in questo modo per compensare un analogo taglio dei trasferimenti dello stato alla sanità. Secondo le simulazioni fatte dal Caf-Cisl nazionale, su un assegno da 1.200 euro al mese il nuovo prelievo peserà per 51 euro; 73 euro per chi intasca 1.700 euro, 94 per chi dispone di 2.200 euro al mese e 137 euro per chi ne guadagna 3.200.
A essere completamente esclusi dalla poco piacevole novità, sono solo i lavoratori che portano a casa fino a 8.030 euro l’anno e i pensionati fino a circa 7.500 (per la precisione: 7.535 per gli under 75, per quelli sopra i 75 anni la soglia è 7.785). E per qualcuno la stangata sarà anche più incisiva: se le addizionali regionali scatteranno per tutti, infatti, in alcune città si sommeranno anche gli aumenti nel prelievo dell’Irpef comunale. La manovra di Ferragosto 2011, targata Tremonti e Berlusconi, ha dato la possibilità ai comuni di deliberare, dal 2012, aumenti fino a un’aliquota massima dello 0,8%, per cercare di rimpinguare le loro poche risorse. Chi ha già deliberato può quindi chiedere un prelievo più alto: una decisione che però, al momento, pochi comuni hanno preso. Tra questi Chieti e Catanzaro, ma avevano annunciato un orientamento in quel senso anche Carbonia, Macerata, Sanluri, Teramo e Agrigento.


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