Nell’ormai lontanissimo gennaio del 1899 il colonnello Nino Vaudano ideò il primo Cimento Invernale nel Po, tuffandosi nelle gelide acque del più grande fiume italiano. Il fondatore della Rari Nantes Torino decise di promuovere questa iniziativa per dare impulso al nuoto, disciplina all’epoca poco conosciuta e praticata. Probabilmente non immaginava che 116 anni dopo un buon numero di coraggiosi si sarebbe ancora trovato in riva al Po per l’ormai tradizionale immersione. Domenica saranno una quarantina le persone che a partire dalle 9 si daranno appuntamento al Circolo Canottieri Caprera, per il tuffo in programma alle 10. L’evento, organizzato dalla Rari Nantes nella persona di Davide Berrino e dall’associazione Orsi Polari, è inserito nel calendario di Torino Capitale Europea dello Sport 2015. Dopo il bagno rinfrescante i partecipanti potranno scaldarsi con tè e vin brulè, verranno premiati e potranno fermarsi al buffet. “Ci si può iscrivere fino a mezz’ora prima del tuffo” spiega Berrino, “non ci sono limiti di età, basta presentare la visita medico-sportiva oppure il certificato medico di sana e robusta costituzione accompagnato da un elettrocardiogramma non più vecchio di un mese”.
Davide Berrino organizza il Cimento Invernale Orsi Polari dal 2006 ma l’acqua del Po non l’ha mai toccata. Voglia di provare un’esperienza insolita, divertimento, desiderio di ritrovarsi di anno in anno per una simpatica “pazzia” e scoprire che in realtà non è poi così pericoloso; ecco ciò che spinge uomini e donne di mezza età, anziani e bambini, a buttarsi per qualche bracciata in allegria. Nella passata edizione, che stabilì il record di adesioni, i partecipanti più anziani furono il signor Sergio Marzorati, classe 1925, e la signora Titina Marrazzo, più giovane di sei anni e con un passato da campionessa mondiale con la nazionale master di nuoto. Domenica quest’ultima non ci sarà perché bloccata dall’influenza, ma a tutti ha già dato l’appuntamento per il 2016.